Dichiarazioni post-partita? "Palladino (le sue parole) ha filtrato il meglio di quello che ha visto, ha tarato male le analisi sull'avversario. Ieri l'ho sentito in dovere di parlare così. Capisco quello che fa ai microfoni, non può in questo momento divaricare la squadra che vince da quella che non segna. Sono convinto che sia più ambizioso, che voglia di più anche lui. In pubblico mette il bollo sulle cose positive e nello spogliatoio lavorerà su quelle da affinare. Ha uno stile, nel senso puro del termine. È uno così davanti alle telecamere".
Presuntuoso? "A Firenze si è portato dietro questa nomea, ma non credo lo sia. Penso e spero che sia ambizioso che è un po' diverso. Se lo è in pubblico dice certe cose e all'interno dello spogliatoio ben altre. Non può essere già così definitivo il giudizio su Palladino, ha cambiato sistema di gioco e modo di stare dentro al campo. Sapevamo che dopo tre anni sarebbe arrivato, ma non è giusto fare il paragone con Italiano che aveva già più esperienza con alcune promozioni".
Adli? "Ha un po' di classe e coraggio nelle giocate. Bisogna migliorare il protagonismo nella metà campo avversaria, non si gioca allo stesso modo dell'anno scorso ma serve trovare un'identità propria. Questa squadra non è quella dello scorso anno che mette in campo tutta sé stessa, subito, all'arma bianca. È una squadra diversa".
Beltran? "Il problema non è il ruolo, è il livello. Beltran può giocare dietro un'altra punta, ma non è più un problema di posizione dopo 55 partite Non ha avuto nemmeno grande concorrenza. Quando avrà un livello ci potremmo porre la domanda su dove è meglio schierarlo, ora non c'è un posto da titolare per Beltran in questa squadra".
© RIPRODUZIONE RISERVATA