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Bardazzi: “Champions? E’ il momento di sognare. Il mio nome per il centrocampo”

Bardazzi: “Champions? E’ il momento di sognare. Il mio nome per il centrocampo” - immagine 1
Il filo diretto di Leonardo Bardazzi a Radio Bruno
Redazione VN

Leonardo Bardazzi, firma del Corriere Fiorentino, ha fatto il punto sull’attualità viola in diretta a Radio Bruno nel programma A Pranzo con il Pentasport, toccando molti temi caldi: dal futuro di Moise Kean al ritorno sempre più vicino di Stefano Pioli, fino ai movimenti sul mercato in entrata e uscita.

Il futuro di Kean: clausola, arabi e big europee

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“Sulla clausola di Kean sono tranquillo. Ad oggi non c’è un attacco reale da parte di un club che possa seriamente tentarlo. L’unica proposta concreta arriva dal mondo arabo: si parla di 15 milioni a stagione, cifra che potrebbe anche crescere, ma lui pare voler restare in Europa. È normale che aspetti un top club disposto a investire forte su di lui.”

Secondo Bardazzi, la partita non si chiuderà il 15 luglio, data in cui scade la clausola rescissoria:

“Credo che la vicenda si trascinerà oltre. La Fiorentina dovrà proporgli un adeguamento di contratto. Sta per iniziare il valzer degli attaccanti: Retegui è richiesto, Osimhen è ancora in uscita. Se Kean non è la prima scelta, sarà la terza o la quarta. Qualcuno arriverà a cercarlo, perché oggi è uno dei migliori prospetti europei.”

Pioli pronto al ritorno: sarà il più pagato dell’era Commisso

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Bardazzi ha confermato che l’accordo con Pioli è ormai ai dettagli, e sarà un ritorno da protagonista:

“Pioli ci conosce, sa cosa vuole questa piazza e torna per vincere. Sarà l’allenatore più pagato dell’era Commisso: 3 milioni netti all’anno per due stagioni, con opzione per il terzo. Con lui mi aspetto una Fiorentina propositiva, con un baricentro alto e un centrocampo eclettico.”

Centrocampo chiave del progetto: Mandragora, Bernabé, Fazzini e Tolisso

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Il centrocampo sarà, secondo Bardazzi, il cuore del nuovo corso:

“Serve gente dinamica, capace di cambiare ruolo anche in corsa. In questo senso, Mandragora ci sta benissimo. La prossima settimana ci sarà un incontro per il suo rinnovo. La Fiorentina chiede 12-13 milioni, il Betis ha presentato un’offerta troppo blanda.”

Bernabé è un’idea intrigante, Fazzini è interessante e ha gol nei piedi. Se però vuoi un giocatore già pronto, io punterei su Tolisso del Lione.” (LE OCCASIONI DAL CLUB FRANCESE)

Su Dodò, Beltrán ed Esposito

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Dodò va trattenuto. Non è insostituibile, ma rappresenta un perno tecnico. Se vuole il rinnovo, si può ricucire. Ma questa deve essere la stagione in cui trattieni i migliori e compri qualità.

Beltrán? Non è da buttare via. Oggi non ci sono offerte e la Fiorentina non può permettersi di darlo via in prestito dopo averlo pagato 12,5 milioni fissi più 12,5 di bonus. Su Esposito dico che è un bel giocatore, elegante, ma non ha un ruolo ben definito.”

Il sogno Champions e l’identità da ritrovare

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Bardazzi chiude con un messaggio chiaro:

Non bisogna più avere timore, è il momento di sognare. Il Bologna ce l’ha fatta, l’Atalanta lo fa da anni: perché non può farlo la Fiorentina? Il vero valore aggiunto sarà l’identità. Se Pioli trova a luglio un gruppo già consolidato, ha tutti i mezzi per fare benissimo.