Il momento della Fiorentina
—La Fiorentina si è messa nelle condizioni di dover inseguire, quindi ora deve farlo. Il calendario non è buonissimo, serve continuità di risultati e soprattutto serve recuperare i giocatori che si sono infortunati e non averne altri. Siamo di rincorsa, peccato perché non doveva essere così. Palladino ha delle attenuanti, ma devo dire che in certi passaggi tecnici è stato un po' lento, ci ha messo un po' a capire quando era opportuno giocare a quattro dietro, quando mettere il centrocampo e la difesa a tre, quando dare più libertà a Gudmundsson. Le partite spesso si decidono negli ultimi 20', quindi chi entra è più importante di chi inizia. Zaniolo non si deve sentire escluso ma continuare a lottare.
E adesso?
—Mi aspetto molto da Adli e Folorunsho, mi aspetto un'altra impennata di Gudmundsson, il solito Kean e una difesa solida. Pablo Marì è adatto a quel ruolo, più di Comuzzo per ciò che viene richiesto al centrale di una difesa a tre. Spalletti stravede per Comuzzo, il ragazzo deve solo avere pazienza perché è all'inizio del suo percorso.
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