Secondo Bardazzi, l’ex tecnico del Milan avrà voce in capitolo anche sulle scelte tecniche:
“Pioli è un allenatore affermato: ha vinto uno Scudetto e raggiunto una semifinale di Champions League. Avrà delle richieste, anche dal punto di vista tecnico. La base della squadra c’è, ora la sfida sarà trattenere i migliori, anche nel caos attuale.”
Un esempio? Il rinnovo di David De Gea, ancora in sospeso, e il futuro di Moise Kean, il cui valore rischia di attirare attenzioni:
“Kean andrà convinto a restare. Prima o poi qualcuno che bussa alla porta me l’aspetto.”
Ma non è tutto: la gestione dei ritorni di Nzola e Brekalo rappresenta un nodo per la sostenibilità economica:
“Torneranno anche loro e pesano parecchio sul monte ingaggi.”
Bardazzi ha anche proposto di valorizzare giovani rientranti come Fortini e Bianco, e ha sollevato un dubbio sulla figura di Pradè:
“Cambiare direttore sportivo? I talenti sono stati individuati nel tempo, ma si è sempre pensato che Firenze fosse una piazza troppo pressante per farli crescere. Questo ha impedito di puntare su giovani come quelli del Real Zaragoza, ad esempio, o su profili come Ndoye e Calafiori.”
Un rimpianto su tutti:
“Marcus Thuram fu proposto da Antognoni, ma la società lo ritenne troppo acerbo. È evidente che Firenze non brucia giovani e talenti, ma certe occasioni sono sfuggite.”
In chiusura, Bardazzi ha espresso curiosità sul possibile piano B:
“Farioli ha buone idee, ma zero esperienza in Serie A. Avrebbe bisogno di una realtà come il Sassuolo, per cominciare. Il mio preferito? Fabregas, ma lo vedo diretto verso l’Inter. Però a Firenze si sta meglio che a Milano... Anche De Zerbi sarebbe una bellissima opzione, non solo per la Fiorentina, ma per qualunque squadra.”
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