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Adani ai giocatori della Fiorentina: “Tanti piagnistei, ma benedirete questo momento”

Daniele Adani
Il duro commento di Lele Adani sulla Fiorentina: il paragone con le altre squadre e un messaggio ai calciatori
Redazione VN

Lele Adani, intervenuto a La Domenica Sportiva, ha dipinto un quadro impietoso della Fiorentina, sostenendo che oggi non esista un singolo aspetto positivo a cui la squadra possa aggrapparsi. «Un’analisi che porta a dire che non c’è una cosa che va bene. Per me la Fiorentina è esattamente questo. Non c’è nulla che va bene», ha esordito, paragonando i viola a realtà come Verona, Pisa, Parma e Genoa, che pur con limiti evidenti, hanno almeno un’identità riconoscibile: spirito, solidità difensiva, qualche individualità su cui costruire.

Secondo Adani, invece, alla Fiorentina mancano certezze tecniche, ma soprattutto chiarezza interna: «Non mi interessano proclami o gesti simbolici se poi manca continuità. Non mi toccano gli abbracci a chi resta fuori, gli inviti all’unione, le conferenze enfatiche. Né l’esultanza per una rimessa laterale dopo otto minuti». Per l’ex difensore, questi sono segnali di una squadra che vive più di narrazione che di sostanza.

Adani ha criticato anche l’atteggiamento dei giocatori: «Chi esce fa la faccia da capriccioso, c’è chi si lamenta per il rigore. Se prepariamo i rigori in allenamento, poi li si deve tirare. Fine. Non esiste il rifiuto. Tanti pianistei, poca assunzione di responsabilità». Il riferimento è al caso del rigorista designato che ha lasciato l’esecuzione a un compagno, senza motivazioni credibili: «È facile assumersi la responsabilità quando va tutto bene, davanti alle telecamere».

Nel suo intervento, Adani ha chiesto ai calciatori un cambio di prospettiva: «Dovete benedire questo momento. Quando smetterete di giocare, rimpiangerete perfino questa frustrazione e quest’agonia. È adesso che bisogna dimostrare di essere uomini prima che calciatori».