A Sportitalia il ds viola Daniele Pradè ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni: "Italiano? E' una nostra scelta, una scelta condivisa da tutti che poteva essere una scommessa. Aveva già fatto una grande impresa a Spezia e un'altra promozione a Trapani, c'è grande sintonia e abbiamo sposato un progetto insieme. Speriamo che questo sia a lungo termine che porti identità forte agli occhi della gente, vogliamo il bello e far divertire i nostri tifosi e vincere più partite possibile. Investimenti? Ringraziamo il nostro presidente, dopo due anni difficili e particolari per il Covid e situazioni strane come i cambi di allenatore non abbiamo espresso un buon calcio. Il presidente ha investito, ci siamo mossi in fretta e piano piano cercheremo di diventare una squadra vincente e con un istinto più killer di quello che abbiamo adesso". Sul calciomercato: "Il mercato chiude il 31, non posso dire che è chiuso, lavoriamo tanto e siamo pronti a qualsiasi evenienza, siamo gestiti benissimo dal dg Joe Barone e siamo in continuo movimento. Oltre a lui abbiamo un reparto completo di scout che parte dal Sudamerica e arriva in Europa, siamo contenti del nostro lavoro".
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Pradè: “Vlahovic? Dal rinnovo alla Juve, aperti a tutto. Non possiamo perderlo a 0”
Le parole del ds viola che prova a fare chiarezza sul futuro di Vlahovic
Su Vlahovic
"Se sono arrivate offerte per Vlahovic? Sì, abbiamo ricevuto offerte importanti, che abbiamo valutato e sono molto sostanziose, ma non abbiamo mai avuto un riscontro dagli agenti del calciatore. Da parte nostra c'è sempre stata grande trasparenza, mi ricollego all'ultima dichiarazione di Barone ieri a Cagliari: tutte le nostre porte sono aperte, vogliamo capire quello che vuole il calciatore e gli agenti, che vogliono fare, siamo aperti anche a rimetterci seduti per il rinnovi di contratto, abbiamo avuto offerte concrete per cederlo. Per una società come la nostra che fattura 75 milioni di euro l'anno non può permettersi di perdere il giocatore a parametro zero, perciò vogliamo capire bene cosa vogliono loro e noi siamo aperti a tutto. Porte aperte anche alla Juventus? Le porte sono aperte. Lui è un calciatore forte, ma la prima cosa è il gruppo, la società, l'allenatore, non possiamo essere condizionati dal dover parlare solo di un calciatore. Juve corsia preferenziale? Ce lo dica, noi siamo qui, non lo siamo in eterno ma vogliamo una risposta soprattutto dai suoi agenti perché dobbiamo mantenere un rispetto professionale e una riconoscenza. Il ragazzo lo abbiamo supportato e trattato come un figlio, io sono molto attaccato a Dusan e la situazione non è facile da gestire perché non c'è apertura da parte del suo entourage e un asset così importante per noi non possiamo perderlo a zero. Siamo qui, cerchiamo una soluzione e come azienda i calciatori possono soltanto parlare della nostra disponibilità al dialogo. Proposte sufficienti per Vlahovic? Erano tutte proposte molto, molto valide e soddisfacenti, con modalità di pagamento che andavano bene, non siamo potuti andare avanti per definire le operazioni perché non c'era mai contatto con il calciatore: noi lo valutiamo oltre 70 milioni, il presidente ci ha imposto nessuna contropartita né modalità di pagamento dilazionata. Si va a giugno? No, siamo aperti anche ora. Sostituto se partisse? E' una domanda che va troppo oltre, monitoriamo la situazione ma siamo al 24 di gennaio ".
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