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L'intervista

Piatek: “Europa grande occasione, Italiano il migliore”. Sul dualismo con Cabral…

Piatek

Il centravanti polacco racconta i suoi primi mesi a Firenze: dal rapporto con Italiano agli obiettivi personali e di squadra

Redazione VN

L'attaccante viola Krzysztof Piatek è stato il protagonista della rubrica "1 vs 1" realizzata da Dazn. A seguire vi proponiamo i passaggi più interessanti dell'intervista: "L'esultanza da 'pistolero' è nata nel Genoa. Nella prima partita contro il Lecce, in Coppa Italia, segnai quattro gol e la mia testa mi disse di esultare facendo qualcosa di differente. Sono molto contento di essere qui alla Fiorentina, siamo una grande squadra in questa stagione stiamo giocando molto bene. In questi primi mesi ho segnato 6 gol in 10-11 partite, sono contento ma devo continuare. Italiano? E' molto attivo e molto forte, ha grandi idee per il calcio. Ho un bel rapporto con lui. Lui è un grande allenatore con un'idea di calcio intensa e offensiva, mi piace. Europa? Siamo sulla strada giusta ma dobbiamo guardare alle prossime partite. Per Firenze e per la squadra questa è una grande occasione per andare in Europa. Siamo forti, dovremo fare bene le prossime partite. La mia crescita rispetto alla prima esperienza in Italia? Sono sicuramente un giocatore migliore, ho più esperienza. In questi 2-3 mesi sono cresciuto rispetto alla Germania perché abbiamo un grande allenatore e giochiamo molto bene, per me questo è importante".

Piatek poi parla della sua avventura in chiaroscuro al Milan: "Nei primi sette mesi ha funzionato tutto, ho segnato tanti gol con Gattuso. Dopo è arrivato mister Giampaolo che ha cambiato modulo e idee, in quei mesi non ha funzionato niente, anche perché molti calciatori giocavano fuori ruolo. Ho sbagliato anche io ed ha sbagliato pure la squadra. Serviva tempo per giocare in quel sistema di gioco e sia noi che Giampaolo ne abbiamo avuto poco".

Il centravanti polacco, infine, torna a parlare del presente in viola: "Rosati? Mi preparò il caffè prima del mio esordio in viola, poi in campo segnai. Da quel momento abbiamo deciso di farlo in ogni pre gara. Cabral? Siamo due attaccanti forti, dobbiamo aiutare la squadra. Vogliamo tutti e due giocare titolari qua alla Fiorentina. Firenze? Mi piace passeggiare con mia moglie ed il cane, ho un bulldog francese. I tifosi mi chiedono le foto e a me fa piacere perché li rispetto. La città è bella, soprattutto il centro. L'allenatore più bravo a stimolarmi? Italiano".

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