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L'ex capitano

Pasqual: “Questa Fiorentina mi ricorda le mie. Biraghi bersagliato ma…”

Pasqual: “Questa Fiorentina mi ricorda le mie. Biraghi bersagliato ma…”

Pasqual esalta la cura Italiano: "I giocatori sono gli stessi dell'anno scorso, ma ora le idee sono diverse ed il gruppo è unito"

Giovanni Zecchi

Anche l'ex viola Manuel Pasqual tra le personalità presenti oggi a Coverciano per l'evento a sostegno della fondazione Cure2Children. Queste le sue parole: "Se vai a vedere la Fiorentina di quest'anno e quella della passata stagione scopri che sono quasi gli stessi giocatori, ne sono cambiati pochi. Bastano un allenatore diverso, idee di gioco diverse e probabilmente anche la bravura nel coinvolgere tutti e raggiungi dei risultati veramente importanti e inaspettati. A volte parlo con i miei vecchi compagni di squadra, la Fiorentina del 2005/2006 non era data tra le favorite e invece grazie all'unità del gruppo e alle idee del gruppo è riuscita a fare cose eccezionali arrivando in Champions".

SuBiraghi: "Lui, come tutta la Fiorentina, sta facendo bene. Negli anni scorsi, anche all'Inter, è riuscito a mettersi in mostra. Le critiche? In tutte le città ci sono dei giocatori più o meno bersagliati. Biraghi sta facendo vedere le sue qualità e credo possa dare tanto a questa Fiorentina, sia all'interno del campo che nel gruppo".

Sul ricordo del gol segnato all'Udinese in Coppa Italia: "E' stato un gol bello per come è venuto ma anche importante perché ci ha dato la possibilità di arrivare alla finale che poi abbiamo perso, purtroppo, contro il Napoli. Quella era un'ottima squadra, mi ricordo momenti belli in cui la squadra si divertiva e faceva divertire il pubblico. E' un po' quello che sta facendo la Fiorentina di oggi che, con il cambio di allenatore e il cambio di qualche giocatore, è riuscita a riportare l'entusiasmo in città".

Sul ricordo di Astori: "Eravamo amici oltre che compagni di squadra, avevamo lo stesso modo di vedere il calcio. Cercavamo all'interno del gruppo squadra di coinvolgere tutti perché tutti avevano un ruolo importante. Si era creato un legame grazie anche al nostro rapporto fuori dal campo che coinvolgeva le famiglie. Quel giorno ha fatto crollare il mondo addosso a tutti".

 Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images
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