Nervi saldi e testa fretta. L'annosa questione della mancanza di equilibrio, anche se estendibile oltre le mura cittadine (o comunque oltre quelle viola), torna puntualmente d'attualità dopo l'emozionante 2-3 di ieri sera a Bergamo preceduto allo 0-3 casalingo contro la Lazio. Era tutto da buttare fino due giorni fa, ora ci ritroviamo in tasca il pass per la semifinale di Coppa Italia contro la Juventus di Vlahovic. Niente di nuovo, ci può stare. Magari non fanno bene alla squadra, ma certe reazioni sono comprensibili dopo stagioni (troppe) in cui il calcio, almeno a Firenze, ha regalato gioie col contagocce. Premesso questo, per fare un passo in avanti, forse, servirebbe semplicemente prendere atto della situazione: il nuovo progetto Fiorentina è partito da un meno di un anno, forse la squadra non è ancora allo stesso livello delle compagini che la precedono in classifica ma questo non implica per forza la rinuncia ai sogni e alle velleità. Sogni possibili e non campati in aria.
La riflessione
Non era tutto da buttare? Nervi saldi, ma la Fiorentina ha voglia di stupire
Le montagne russe dell'umore fiorentino: dallo 0-3 contro la Lazio al pass per la semifinale di Coppa Italia. E l'equilibrio?
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Imprese tanto folli quanto belle, alternate a passi falsi inaspettati, a volte pesanti. Anche questo, oltre all'umore ondivago della piazza, ci può stare. L'importante è non dimenticarselo. Perché va bene la voglia di voltare pagina dopo anni di vacche magrissime, ma se il desiderio sorpassa la realtà fino a doppiarla, c'è il rischio di rimanerci male. La Fiorentina di oggi ha bisogno di essere compresa e aspettata mentre il suo percorso di evoluzione procede tra incidenti di percorso fisiologici e quella voglia di far bene sempre viva. La meta, il traguardo finale, è l'acquisizione anima e corpo della mentalità che fin dall'inizio Vincenzo Italiano ha voluto trasmettere ai suoi giocatori. Se il lavoro del tecnico verrà supportato, oltre ad essere alimentato la prossima estate dall'azione indispensabile della società, arriverà anche il momento di alzare l'asticella. Per il momento, profilo basso e cuori in alto. Questa Fiorentina ha voglia di stupire.
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