Dopo le parole di Roberto Baggio, che ripercorre le tappe che lo portarono verso la cessione alla Juventus, arriva a Radio Toscana la replica di Niccolò Pontello, all'epoca dirigente della Fiorentina sotto la presidenza della sua famiglia: "Le sue parole sono sbagliate e mi riferisco alla vicenda della sua cessione. Noi lasciavamo la società, Baggio poteva essere compreso nel pacchetto della cessione a Cecchi Gori, la società avrebbe avuto un prezzo con o senza di lui. Non è vero che abbiamo impedito a Cecchi Gori di comprare la società se Baggio non fosse andato via, semplicemente non avrebbe potuto pagare quel prezzo.
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N. Pontello replica a Baggio: “Parole di rancore e prive di riconoscenza”
Le parole di Niccolò Pontello dopo la "versione" di Baggio che ha raccontato il suo addio traumatico alla Fiorentina
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Certamente quando ci apprestavamo a cedere la società nel fare il prezzo di cessione tenevamo di conto delle due opzioni, Baggio rimane o Baggio va via. E i contatti con altre società erano quelli con l'unico club che ce l'aveva chiesto e che poteva avere i soldi per prenderlo ovvero la Juve. Queste parole le trovo come al solito permeate da un certo vittimismo che poi sfocia nel rancore, nell'astio verso tutto e tutti. È il solito filo conduttore Baggio-contro-tutti, non c'è un briciolo di autocritica né uno slancio di riconoscenza verso un mondo a cui ha dato tanto ma da cui ha ricevuto tanto, neanche verso la Fiorentina che è una società che lo ha scoperto, accudito, rilanciato e a cui deve molto per la sua carriera".
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