Il tecnico viola Beppe Iachini ha preso la parola nella consueta conferenza stampa in via telematica, alla vigilia di Cagliari-Fiorentina. Vi proponiamo la diretta testuale delle sue risposte agli spunti dei giornalisti:
Così il tecnico
Iachini ammette: “Futuro? Meglio finire così. Castrovilli da valutare”
Dopo la vittoria con la Lazio, Giuseppe Iachini punta alla salvezza matematica, da ottenere in casa del Cagliari che a sua volta cerca punti preziosi: ecco come il Mister ha presentato la partita, parlando anche del suo futuro
Differenze tra l'anno scorso e quest'anno
C'è da fare un distinguo: lo scorso anno sono arrivato a novembre, c'era tempo per portare determinati concetti a livello tattico e di mentalità; abbiamo finito in un gran crescendo. Nello stesso tempo, si è creata la problematica del lockdown. Ci siamo stretti, abbiamo fatto gruppo. Tutti abbiamo avuto il Covid, questo ci ha uniti. Quest'anno non abbiamo potuto fare la preparazione estiva, abbiamo avuto degli infortuni: ci voleva un po' più di pazienza. Nulla a che vedere col lavoro di Prandelli, ma quando una squadra lavora insieme da più tempo lo si nota. I festeggiamenti del post partita di domenica fanno intravedere tutto ciò che si è vissuto a livello di tensione e paura. Il calendario non era facile, dietro c'erano squadre importanti come Cagliari e Torino, ma siamo riusciti a rimettere tutto in carreggiata e a ritrovare certi principi a livello di gioco. Abbiamo segnato molto nelle ultime partite, creando diverse occasioni da gol. Il lavoro che lo scorso anno ci ha permesso di essere la miglior difesa è stato quello più difficile da riprendere, qualche errore ci può stare ma abbiamo dato una bella spallata alla classifica. Adesso prepariamo una partita alla volta, a Cagliari troveremo una squadra di qualità e dovremo affrontarli con la giusta concentrazione.
Partita di Cagliari decisiva per la salvezza?
Sì, certo. Sarebbe stato più difficile affrontarla con una classifica diversa, ma la squadra la sta preparando bene. Vlahovic sta segnando diverse doppiette e in diverse maniere, merito anche della squadra che lo supporta e lavora per mandare lui in rete. Dusan si sta allenando con umiltà, solo così si raggiungono risultati importanti. Oggi sei imbattibile, domani sei uno dei tantissimi. C'è da ringraziare tutto l'organico, anche chi come Borja, Callejon, Barreca, Maxi Olivera che li vedi sempre esultare nonostante non abbiano molto spazio. Anche questo porta punti alla fine del campionato, oltre al lavoro e alla compattezza. Kokorin? L'abbiamo cominciato a vedere da pochi giorni, viene da un infortunio. Il suo problema l'ha tenuto fuori causa e un po' di paura c'è. Qualsiasi giocatore ha bisogno di continuità, lui è disponibile ma quando vedi un infortunio di un certo tipo nella testa questo può condizionare. Vedremo se potrà tornarci utile, lo speriamo.
Avventura con la Fiorentina al termine?
Sono legato a Firenze per quello che mi ha dato, volevo ricambiare in un momento di difficoltà. Il presidente ha sempre mostrato grande stima nei miei confronti, ha visto come lavoriamo quotidianamente. E poi il rapporto con il gruppo, di cui ho parlato prima. Dunque mi sono sentito di tornare, di dare ancora una mano, e l'ho fatto con il cuore. Adesso stiamo raggiungendo ancora l'obiettivo. Penso solo a chiudere al meglio, poi terminata la stagione farò il mio percorso, anche se i rapporti sono ottimi. Forse è meglio pensare ad altre cose, che poi ne va di mezzo anche la salute. Meglio finire così. Valore rosa per il futuro? Nel calcio serve la continuità, ci sono momenti diversi, alti e bassi, ma non si deve cambiare sempre. Quest'anno il gruppo non ha lavorato con continuità, né con me né con Prandelli. L'Atalanta, la Lazio, il Sassuolo, il Verona, stanno avendo continuità e sono le squadre che stanno più avanti. Menziono anche il Bologna. Poi ci sono situazioni estreme in cui sei costretto a cambiare, ma al di là di quelle starà alla società stabilire tutto con chi sarà alla guida.
Le condizioni della squadra
Qualcuno ha avuto contusioni, botte, affaticamenti. E' normale, valuteremo. Oggi abbiamo un allenamento, domani una rifinitura. Chi non sarà disponibile fin da subito potrà essere utile a partita in corso. Quarta? Il discorso è lo stesso di prima, ovvero continuità. Il Chino l'ho scelto io nel mercato estivo. Appena è arrivato abbiamo dovuto inserirlo in fretta e furia, adesso per quelle che sono le mie richieste è chiaro che manca un po' di conoscenza nei meccanismi. Ma questo non toglie che ha fatto le sue partite. Sta facendo il suo percorso, ma mi aspettavo di non ritrovare in lui e in altri elementi certi errori dalla prima parte di stagione. Castrovilli? Non solo lui, stanno tutti crescendo molto: Amrabat, Pulgar, Kouamé, Biraghi... Stiamo cercando di ritrovare tutto il gruppo al completo. Gaetano ha avuto qualche problemino e lo stiamo gestendo. Sabato l'avevo preparata con due mezzali molto offensive per giocare dietro Milinkovic e Luis Alberto. E' uno di quelli che vanno valutati in vista di domani. Barreca e Montiel? Stanno lavorando bene anche loro. Nelle ultime partite abbiamo visto meno anche Eysseric e Callejon, ma fa parte tutto dello sviluppo delle partite. Al mio ritorno non ho potuto sfruttarli come volevo, avrei voluto "sbottonarmi" un po' di più ma c'erano problemi dietro. L'anno scorso l'ho fatto con Chiesa, Ghezzal, Castrovilli, Ribery e un attaccante in campo insieme, quest'anno non ho potuto farlo per via della mancanza di continuità. La professionalità e la serietà del gruppo è esemplare.
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