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Commisso: “Certe porcherie accadono solo a Firenze. Noi in semifinale e il Napoli no”

Commisso
Il lungo intervento del presidente Commisso ai microfoni di Radio Bruno

Redazione VN

Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso prende la parola all'indomani della sconfitta col Bologna, che ha fatto ripiombare l'ambiente viola in un clima di delusione, dopo la gioia dell'accesso in semifinale di Coppa Italia. Il patron è intervenuto al "Pentasport" di Radio Bruno, rispondendo anche alle domande degli ascoltatori. Queste le sue dichiarazioni:

Sulle critiche e i cori di ieri

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"Qualcuno ha detto che parlo solo quando le cose vanno bene ed eccomi qui. Sta a me difendere la squadra, il mister e i dipendenti della Fiorentina che sono ogni giorno infamati, e questo non è giusto. Voglio dire che se la rovesciata di Saponara entrava, avremmo visto altre pagelle oggi. Ci sono molte critiche sui giornali e nelle radio, ora faccio io le pagelle (e cita una sfilza di opinionisti che meritano 2, ndr). I tifosi ci devono stare vicini e aiutare la squadra. Il vero tifo e il vero incoraggiamento si vede quando si perde".

Sulla stagione viola

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"Classifica deludente? E' vero, la rosa non sta rendendo secondo quanto ci aspettavamo ma non possono certi imbecilli di giornalisti dire certe cose. Però il Napoli e il Milan sono stati buttati fuori dalla Coppa Italia, si deve vedere tutte le competizioni. Non vale niente che la Fiorentina sia in semifinale di Coppa Italia per due anni di fila? La colpa dei giornalisti è che non incoraggiano la squadra ma incentivano i tifosi a criticare la società".

Sui pochi gol degli attaccanti

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"Solo 6 gol da Jovic e Cabral? Voi contate solo il campionato, ma se contiamo anche Conference e Coppa Italia, i gol sono di più. Nessuno è più amareggiato di Rocco del risultato di ieri sera, ma non si può prendere i ragazzi eroi un giorno e contestarli un altro. Alcuni giocatori sono stati presi di mira dai tifosi, si sono sentiti cori brutti a fine partita, certe porcherie che ci sono a Firenze non ci sono in altre città. Non è giusto che invece di incoraggiare la squadra, i tifosi facciano cori alla squadra. In America questo non succede".

Sul lavoro di Italiano, Barone e Pradè

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"Il rinnovo di Italiano? E' successo quello che è successo, ci sono delle regole nel calcio anche se non mi piacciono. Perchè queste critiche a Barone e Pradè, criticate me piuttosto. Ognuno fa sbagli ma non si può mancare di rispetto. Ogni tanto si perde e ogni tanto si vince. Cosa vogliono i tifosi? Il primo anno siamo arrivati decimi, il secondo anno non è andato bene ma il terzo anno siamo arrivati settimi e questo dovrebbe essere buono. Qualcuno lo sa che l'Atalanta ci ha messo 5-6 anni per ottenere i buoni piazzamenti? Le critiche a Barone? Io sono stato molto fortunato in vita mia di avere dirigenti alla Mediacom che sono con me da 25 anni. Hanno fatto sbagli, ma non sono stati criticati come vengono criticati a Firenze i nostri dirigenti. Più li criticate e più Rocco starà loro vicino, questo è il mio metodo".

Sul vendere la Fiorentina dopo il Viola Park

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"Ho detto che farei un finanziamento ai fiorentini se vogliono comprare la società. La Fiorentina non è in vendita, quando lo sarà vi mando un telegramma. Non sarà in vendita neanche dopo che sarà inaugurato il Viola Park. Gli opinionisti devono smetterla di dire che manderanno via Rocco, nessuno mi manderà via. In meno di 4 anni abbiamo investito 400 milioni, non ci sono presidenti che spendono tanti soldi che ricevono queste critiche ingiuste. Per comprare la Fiorentina ho speso 170 milioni, 130 sono andati ai Della Valle, poi c'erano 35 milioni di debiti e 5 milioni per il closing. Il Viola Park costerà più di 100 milioni e sono tutti soldi della mia famiglia, spero che possa aiutarci a portare qualche trofeo. Se non possiamo comprare giocatori da 100 milioni, l'alternativa è crearci giocatori nel settore giovanile".

Sul tema stadio

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"Non ho riparlato con Nardella in questi giorni. Domani lo vedrò per un incontro con gli studenti americani. Sono fiducioso che con i finanziamenti europei, si faranno i lavori per il restyling, ma quando verranno fatti e se parteciperemo agli investimenti, non l'abbiamo ancora deciso".

Sui mali del calcio italiano

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"Pochi giorni fa ho parlato dei problemi del calcio italiano, qualcuno deve prendersi la responsabilità per quello che è successo. Noi non abbiamo debiti e siamo stati sempre nelle regole, concedere ad altri di fare scorciatoie, penalizza i club come noi. Ci devono essere più controlli, per evitare che certe squadre siano aiutate come è accaduto in passato".

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