Sostiene Italiano che il "Fate ridere" gridato dalla Curva Fiesole alla squadra sia un qualcosa di eccessivo. Opinabile. Quel che è certo è che i tifosi hanno le loro buonissime ragioni per essere scontenti dopo un'altra prestazione deludente culminata nella nona sconfitta in campionato (su 21 giornate). La quarta in casa. La Fiorentina ha raccolto 1 punto negli ultimi 4 turni e la miseria di 24 in 20 giornate. La Fiorentina è 12esima in classifica, dietro a Bologna, Monza, Empoli, Udinese e appena sopra a Salernitana e Lecce. Comunque la si pensi sulla distribuzione delle "colpe" (chi scrive ha sempre considerato Italiano tra i meno responsabili), i fatti parlano chiaro. E per quanto sia vero che la Fiorentina è ancora in corsa nelle coppe, aver battuto Sampdoria e Torino in casa, o essere passati (da secondi) nel girone di Conference con Riga, Hearts e Basaksehir, non è certo un'impresa tale da compensare il cammino in campionato.
Caro mister (e cara Fiorentina), la “contestazione” è un privilegio
Il privilegio di essere contestati
—Che nella Fiorentina, a tutti i livelli, siano "allergici" alle critiche lo avevamo già vagamente intuito. Fa però specie che a fare certi discorsi sia un uomo di calcio come Vincenzo Italiano, che sa bene come Pioli o Nicola se la passino assai peggio, in quanto a clima, a pochi mesi da imprese davvero straordinarie. Magari, se vogliamo dare una piccola attenuante al tecnico gigliato, sentire ripetere dal presidente e dai dirigenti che le critiche sono ingiuste (a prescindere) può avergli fatto perdere lucidità, così come ascoltare le domande dei tifosi selezionate ad hoc dal reparto comunicazione. Ma la realtà è quella fuori. L'amore di Firenze per la Fiorentina è un privilegio da vivere, e una "contestazione" fatta di qualche coro e uno striscione, è una parte di quel privilegio. Immaginiamo che sia bello essere idolatrati dopo un settimo posto in campionato e sentire un popolo invocare il tuo rinnovo di contratto. Così come, nel caso di Commisso e Barone, è stato emozionante essere travolti dall'amore incondizionato ricevuto prima ancora di iniziare l'avventura nella Fiorentina. Ma pretendere di continuare sempre e solo a ricevere, anche quando arriva poco in cambio, non è calcio. Non è Firenze.
© RIPRODUZIONE RISERVATA