Maurizio Rugi, ex presidente del Signa, ha parlato ai microfoni de Il Pentasport dove ha raccontato diversi retroscena relativi a Massimiliano Alvini. Rugi fu il primo a puntare sull'attuale tecnico della Cremonese mettendolo sulla panchina proprio del Signa
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Occhio al personaggio
L’aneddoto: “Alvini? Faceva giocare la Reggiana come il Signa”
Parla Maurizio Rugi, Ex presidente del Signa
Ebbi l'intuizione di metterlo in panchina. Di primo approccio è uno che si tende a giudicare in modo sbagliato. Quando arrivai, il Signa era in una situazione critica 20 anni fa. La prima partita la giocammo nel campo dei nostri cugini. Non conoscevo i miei giocatori. Alvini non era convocato per una pubalgia. Io vidi un ragazzo che seguiva la partita dall'esterno e correva. Mi dissero che era Alvini e io dissi: 'ma questo è un pazzo!'. Per noi è sempre stato una sicurezza. Un ragazzo di spogliatoio, che faceva gruppo con tutti. Ho fatto un bellissimo percorso con lui. Il calcio per lui è una vera passione. Era uno che guardava gli allenamenti delle altre squadre.
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Qualche aneddoto su Alvini
Una partita la giocammo in casa contro i favoriti per il campionato. Lui sapeva che il portiere avversario veniva subito verso il centrocampo per fare il segno della croce al fischio d'inizio. Si fece dare il pallone e segnò mentre il portiere faceva il segno della croce. Lui poi ha fatto una grande carriera. Con me ha fatto un anno anche il direttore sportivo. Al suo primo anno da allenatore vinse il campionato. Ci siamo sentiti in occasione della finale fra Reggiana e Bari che lui vinse, e a Reggio Emilia giocava come con il Signa. Massimiliano è una persona molto estrosa e garosa. Seguirò la partita con la Fiorentina e gli auguro tanto successo. Perché è uno che ha studiato tanto e che si ispira ai grandi come Mancini e Sacchi.
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