Il soccorso in campo
—In campo prima di tutto gli hanno fatto l'analisi dei parametri vitali, quindi stato di coscienza e battito del cuore. Questi tre parametri sussistevano , ma erano compromessi al punto di decidere di attivare la procedura "scoop and run", ovvero si è deciso di portare Bove a Careggi e trattarlo lì. Sull'ambulanza c'era il medico della Fiorentina, il nostro medico, un soccorritore di livello avanzato e l'autista, anche lui addestrato con il secondo livello.
Cosa hanno raccontato i volontari?
—Hanno sentito tanta pressione, ma è la stessa che noi viviamo ogni giorno, ci siamo abituati e siamo formati per questo. Tutto quello che avete visto domenica è frutto di studi preliminari, mai improvvisato, c'è sempre dietro una procedura condivisa e pensata
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