L'attaccante della Fiorentina, Christian Kouamé, è stato intervistato dal quotidiano polacco Przeglad Sportowy, in vista della sfida di giovedì di Conference League contro il Lech Poznan. Di seguito le parole dell'ivoriano: "Sappiamo benissimo di avere davanti a noi un'occasione unica, una di quelle rarissime opportunità nella carriera calcistica. Bene, e quando la squadra riesce a raggiungere questo livello, allora devi provare a raggiungere la finale. Ci penso soprattutto quando si tratta della Conference League. Suonare in un cortile europeo è qualcosa di speciale. Siamo arrivati ai quarti di finale, da lì in poi può succedere di tutto, perché le squadre che lottano per il titolo hanno i loro punti di forza".
Dalla Polonia
Kouamé: “Abbiamo un’occasione unica. Italiano mantiene tutti concentrati”
Sull'esultanza durante il sorteggio del Lech Poznan
—"In Conference League tutte le partite sono difficili, soprattutto quelle in trasferta. Lo abbiamo visto durante l'incontro in Turchia con il Sivasspor. Abbiamo avuto successo a Firenze, davanti al pubblico di casa, e poi la gara di ritorno si è rivelata davvero molto difficile. Alla fine abbiamo vinto, siamo passati ai quarti, ma è stata dura. Per questo dirò che devi rispettare Lech. A Poznań dobbiamo giocare al massimo per avere successo, non ci sono opzioni a questo livello".
Sulla crescita di marzo della squadra
—"Penso che ci siano momenti nel calcio in cui una squadra si comporta bene in campo, fa quello che gli chiede l'allenatore, ma poi non riesce a vincere. Devi essere forte in quel momento. Penso che abbiamo avuto più successo nel tempo. Abbiamo sempre creato occasioni in porta, ma prima non potevamo sfruttarle e ora le facciamo. Penso che siamo più fiduciosi in quello che facciamo in campo. Non sto dicendo che una volta eravamo spaventati, ma direi che eravamo nervosi. Ora la situazione è ribaltata".
Su Italiano
—"Italiano è davvero molto importante. Cura ogni dettaglio, è ben preparato per la professione di formatore. L'inizio di stagione per noi non è stato positivo, ma lui ha sempre creduto nelle nostre capacità e di poter migliorare. E questo si è rivelato vero. Lavora per mantenere tutti concentrati. Inoltre, fa sentire tutti parte del gruppo. È grazie a lui".
Sulle tante partite da giocare
—"So che ci sono molti buoni giocatori nella squadra e tutti dobbiamo dare il massimo per cogliere le nostre possibilità. Io mi alleno con il massimo impegno, e poi il mister prenderà una decisione. Lavoro per essere sempre pronto a giocare".
Su Amrabat
—"Si sapeva che al rientro in Italia dal Qatar fosse un po' stanco, ma in campo non si vedeva. Fa tanto per la squadra, non si ferma mai, ed è bravissimo a leggere le situazioni in campo".
Sulla scelta di rimanere a Firenze
—"Firenze è casa mia e ho deciso di restare perché mi trovo benissimo qui. Inoltre, sì, dobbiamo vincere almeno uno di questi trofei in ogni modo possibile".
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