Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

Il commento

In direzione ostinata e sbagliata. Sullo sfondo lo spettro di un lungo fine stagione

In direzione ostinata e sbagliata. Sullo sfondo lo spettro di un lungo fine stagione - immagine 1
Dopo la sconfitta di ieri sera, oltre al giudizio dei numeri, è arrivato anche quello del popolo. Cos'altro serve prima che le cose cambino?

Alessio Crociani

Beato chi ancora trova la forza, il coraggio e la speranza per parlare di penalizzazioni altrui e mirabolanti svolte alla stagione. Come se da un giorno all'altro, oppure da una competizione all'altra, scendesse in campo un'altra squadra. Con un altro spirito e magari costruita meglio. Peccato che la bacchetta magica non esista. Metà stagione è un lasso di tempo ragionevole per affermare che questa Fiorentina non funziona. E continuerà a non farlo, a meno di miracoli. Oscilla tra un gioco accettabile ed uno sterile e prevedibile, difende in maniera disordinata e soprattutto non segna. Proviamo a riscriverlo, nella vana speranza che qualcuno finalmente lo capisca: non segna. Ma gol a parte, arrivati ben oltre l'evidenza dei numeri e col giudizio del popolo che ieri sera, dopo l'ennesima brutta figura, è apparso inequivocabile, la domanda da porsi resta una e una soltanto: quanto tempo ci vorrà prima di prendere atto della situazione e provare a porre rimedio esplorando strade diverse rispetto a quelle battute con ostinazione da tre anni e mezzo a questa parte?

Prima ancora del mare di cose che non funzionano, tra investimenti sbagliati, prese di posizione nocive e scelte tecniche discutibili, nella Fiorentina c'è un enorme problema a monte: tapparsi occhi e orecchie davanti all'unica cosa che conta, i risultati. Siano essi sportivi o di altra natura. Perché da un punto di vista economico - giusto per fare un esempio - non crediamo faccia piacere veder spesi male i propri soldi. E invece niente, si va avanti così, quasi facendo finta di niente, ammassando errori su errori, scelte sbagliate su scelte sbagliate, in un circolo vizioso dal quale diventa sempre più difficile uscire. La struttura decisionale all'interno della società sembra cristallizzata e immutabile a prescindere tutto. Nel frattempo, davanti ad una squadra frastornata e in crisi di risultati c'è la lunga strada del girone di ritorno. Manca tanto al termine della stagione e se non uscirà fuori un bel coniglio viola dal cilindro delle coppe, c'è il serio rischio di passare mesi e mesi impantanati nelle paludi dell'anonimato. Film già visto e rivisto, a volte dal finale inquietante. Qualcuno l'avrà notato?

Commisso-Barone