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Crisi profonda

Fiorentina da encefalogramma piatto. Unico acquisto… il Viola Park

Ikonè
Perdere ci sta, ma non come avvenuto contro il Torino. L'idillio fra i tifosi e i giocatori sta finendo. Servirebbero rinforzi, ma la società cosa ne pensa?

Stefano Niccoli

La penalizzazione inflitta alla Juventus avrebbe dovuto dare alla Fiorentina l’input per risalire in classifica. E invece niente. La prestazione contro il Torino è stata disarmante, di una tristezza incredibile. Perché perdere ci sta, ma non come avvenuto contro i granata. La squadra di Vincenzo Italiano non ha mai spinto sull’acceleratore per cercare di conquistare i tre punti. E anche dopo lo svantaggio niente ha fatto per riacciuffare il pareggio. Alla fine si contano due tiri in porta, quelli di Kouamé nel primo tempo e di Barak nella ripresa. Aggiungiamoci, giusto a titolo statistico, la girata di Jovic che, però, non ha inquadrato lo specchio. 

Insomma: la crisi è ufficialmente aperta. D’altronde dall’inizio del 2023 è arrivata solo una vittoria, contro il Sassuolo, per di più in pieno recupero e su rigore. La pazienza ha un limite e quella dei tifosi è ampiamente finita. I fischi a fine gara e il coro “Meritiamo di più” hanno confermato che l’idillio tra la piazza e i giocatori sta esaurendosi. 

La Fiorentina sta disputando un campionato di una qualità imbarazzante. Dispiace scriverlo, ma la dura e cruda realtà è questa. I risultati stanno lì a testimoniarlo. I viola hanno vinto solo contro le ultime sei: Cremonese, Verona, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Salernitana. Contro le formazioni che occupano la fascia media della classifica la Fiorentina ha pareggiato contro Juventus, Empoli, Monza e Lecce. Contro Udinese, Bologna e, appunto, Torino (non certo Manchester City, Bayern Monaco e Real Madrid) sono arrivate tre sconfitte amare. Contro le prime della classe i gigliati sono sempre andati ko. L’unico risultato positivo è stato il sorprendente pareggio interno contro il Napoli che ha già lo scudetto cucito sul petto a meno di un crollo clamoroso e, al momento, impensabile. Il campionato della Fiorentina è un encefalogramma piatto che più piatto non si può. E all’orizzonte c’è la sfida dell’Olimpico contro la Lazio. La squadra gigliata non è né carne, né pesce. Quest’anno i punti al giro di boa sono 23, 32 dodici mesi fa. Se non è un tracollo questo…

Servirebbe un aiuto dal mercato. A partire dall’acquisto di un attaccante che la butti dentro. Emblematiche le frasi pronunciate da Italiano a fine partita: "Jovic e Cabral hanno qualità ma non ci trascinano, non fanno gol". Meglio, però, non farsi illusioni. L’unico acquisto dovrebbe essere Brekalo che, tra l’altro, non gioca da mesi. Ma tanto tra un po’ sarà inaugurato il Viola Park. Quindi a posto così.

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