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Corriere dello Sport
Atene come Praga. Nico, sguardo lucido, testa bassa, accovacciato sul prato dell'OPAP Arena davanti ai propri tifosi. Un epilogo che il numero 10 viola aveva più volte sottolineato di voler evitare, di fare il bene della Fiorentina, e con questo, di riportarla tra le grandi d'Europa. Quell'immagine sotto lo spicchio dei propri tifosi che 12 mesi prima, era simbolo di un gruppo che aveva dato tutto, oggi ha un altro valore, quello, forse della fine delle speranza per un ciclo tecnico esaurito.
A Firenze è tanta la delusione nel tifo viola e certo non si è fatta non sentire la Curva Fiesole, reputando il comportamento di alcuni come indegno per rappresentare le speranze del suo popolo. Il peso della maglia e dell'essere il giocatore più pagato della rosa, ti obbliga 'in certe serate' a dover incidere. Invece, la prestazione di Nico ad Atene è stata estremamente volatile, quasi un ectoplasma. Dopo Atene i giochi sono finiti per tutti. Nessuno è più incedibile, tantomeno il 10 per cui, la scorsa estate, la proprietà ha rinunciato a poco più di 40mln e rinnovandogli poi il contratto, addirittura fino al 2028. Nella stagione realizzativa migliore con una Copa America in programma da giocare da protagonista, Nico pare essere pronto ai saluti nel modo più triste di tutti. Lo riporta il Corriere dello Sport.
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