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Igor: “Cabral? Lo aiuto a inserirsi. Con Italiano più forte, obiettivo Europa”

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Nel tête-à-tête con Igor, si è parlato di Cabral e non solo: obiettivo Europa per la Fiorentina, grazie a Italiano

Redazione VN

Dopo il tecnico viola Vincenzo Italiano, nell'appuntamento settimanale con "Fiorentina Weekly" ha parlato il difensore viola Igor: "Sono cresciuto in una piccola città, il mio sogno era diventare un calciatore professionista ma non pensavo di arrivare in una squadra come la Fiorentina, ad un livello così. Sono grato alla mia famiglia, mio padre e mia madre hanno fatto di tutto per farmi arrivare a questi livelli. Cabral? Quando sono arrivato alla Spal gli altri tre brasiliani mi hanno dato una mano, ora cerco sempre di dare una mano a lui, di parlare sempre e di aiutarlo dentro e fuori dal campo. Se segna tre gol entro marzo mi faccio di nuovo i capelli biondi. Duncan? Il calcio ti regala amici che diventano fratelli. Mi ha preso come un fratello quando sono arrivato e siamo sempre vicini, è un amico vero. Biraghi? Quando è tornato lo criticavano in tanti, ma vivendo con lui tutti i giorni si capisce che è un grandissimo uomo, e adesso sta dimostrando di avere una grandissima qualità. Il rapporto con Italiano? Mi trovo benissimo, mi ha fatto crescere e sento che da quando c’è lui sono diventato più forte. Tutti i giorni mi fa imparare una cosa diverso".

La chiacchierata si sposta poi sugli obiettivi, personali e di squadra: "Il primo è aiutare al massimo la Fiorentina. Per me essere qui è un sogno, so la forza e la grandezza del club. Voglio giocare sempre di più e da qui a fine stagione provare ad andare in Champions o Europa League. I tifosi? Sono incredibili, mi piacciono tantissimo perché sono sempre con noi. Quando le cose non vanno bene si incazzano, ma loro sono grandissimi e non vedo l'ora che si possa tornare al 100%: contro il Milan fu una festa devastante. La Lazio? La stiamo preparando nella migliore maniera possibile, nonostante le assenze dei nazionali. La Lazio è sempre una squadra complicata, sappiamo quello che possiamo fare e quello che abbiamo già fatto ma siamo pronti. La reazione col Cagliari? Due volte eravamo con un uomo in meno e due volte abbiamo iniziato a giocare un po' meglio. Potevamo portare a casa tre punti, ma c'è stata l'espulsione e quindi menomale che abbiamo trovato il pari".

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