Iachini: “Castrovilli è da 10 gol a stagione. Nico? Come Salah, ma…”

L'ex allenatore della FiorentinaBeppe Iachini(LEGGI QUI L'INTERVISTA DI VN A IACHINI) è intervenuto oggi al Pentasport su Radio Bruno. Ecco le sue parole.

Su Firenze e sul periodo sulla panchina viola durante il covid

"Firenze mi resterà sempre dentro per quello che mi ha dato e per me ci sarà sempre.  Il mio percorso da allenatore durante il covid? Come altri ho avuto qualche inconveniente derivante dal virus. Sono stati momenti difficili per tutti. Sono state coinvolti molti giocatori, dirigenti e staff. Era molto problematico allenarsi durante quel periodo. La cosa più traumatica è stata quella di rinunciare al nostro tifo e giocare a porte chiuse. È stato davvero complicato".

Su Italiano

"Italiano? È un ragazzo al quale sono affezionato, l'ho avuto come giocatore. L'allenatore è un ruolo complicato, si cerca di dare alla squadra una propria identità, ma non sempre ci si riesce. Il commento del dopopartita è spesso frutto del risultato. Quest'anno c'è stata qualche difficoltà. Il fatto di giocare così tante partite è dispendioso e qualche infortunio e qualche punto perso in campionato ci stanno".

Su Kouame e Castrovilli

"Kouame? Mi aspettavo la sua esplosione. Arrivò a Firenze dopo un infortunio grave al ginocchio, e doveva tornare a giocare per esprimere le sue potenzialità. La sua era una questione di testa ma soprattutto fisica. Subì un infortunio non banale, soprattutto per un attaccante agile e di velocità come lui. Castrovilli? È un giocatore importante che ho avuto il piacere di allenare. Non ci voleva il suo infortunio. Lavoravamo molto con lui per farlo diventare un centrocampista di alto livello e farlo arrivare in nazionale, cosa che poi è successa. Per me è un giocatore potenzialmente da 10 gol, più propenso alla fase offensiva. Con l'andare degli anni potrebbe essere arretrato in mediana. Ad oggi come mezzala o trequartista è un ragazzo che ha grandi potenzialità grazie ad i suoi inserimenti".

Su Nico Gonzalez

"Nico? È un giocatore importante. La qualità non si discute, ed il bello è che può ancora crescere. È un giocatore alla Salah. Bisogna vedere se è convinto di rimanere o meno. Ha avuto qualche problema fisico, ma a volte dopo gli infortuni è difficile recuperare subito. Va aspettato".

Su Commisso, Chiesa e Vlahovic

"Commisso? Ci tiene molto alla Fiorentina. Vuole fare il bene di questa società ed è molto presente. Non sempre sul campo ci si riesce perché il calcio non è una scienza esatta. Chiesa e Vlahovic? Chiesa quando arrivai aveva un problema alla caviglia. Ricordo che si mise a lavorare segnando 10 gol. Vlahovic era agli inizi della sua carriera, ed anche lui ebbe il covid e qualche momento brutto. Dissi alla società di tenerlo perché si vedeva che aveva qualità. Si lavorava molto con lui e gli altri giovani".