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L'opinione

Guetta: “Commisso, va trovato un punto d’incontro”

Photo by Enrico Locci/Getty Images

Il direttore del Pentasport di Radio Bruno ha commentato a caldo le parole dinamitarde della conferenza stampa di Rocco Commisso

Redazione VN

Nel corso di "A pranzo con il Pentasport" è intervenuto David Guetta, direttore di Radio Bruno Toscana. Tema caldo ovviamente la conferenza stampa tenuta stamani da Rocco Commisso:

"Molto di quanto detto da Commisso non è condivisibile. Bisognerebbe andare oltre, mentre mi pare che il presidente rivanghi sempre i torti, a suo dire, subiti. Alle critiche si risponde con le critiche, Commisso è libero di rispondermi dicendo che ho scritto o detto delle sciocchezze. Fermo restando che questo non intacca la buona fede di un professionista. Ho la fortuna di essere editore di me stesso: le accuse di essere manovrati sono inaccettabili, senza se e senza ma. Così come non dare la parola a chi dovrebbe avere la facoltà di replicare. Censurare o togliere la parola non è tollerabile, la conferenza avrebbe dovuto avere uno svolgimento al contrario. Chi viene in conferenza stampa deve sottoporsi al "linciaggio" mediatico. Quante volte abbiamo assistito a questo copione con Corvino o Andrea Della Valle - con stile diverso, a onor del vero - chiamati a difendersi dalle critiche. La bugia, o meglio l'errore, c'è sempre stata nel calcio".

Commisso e Firenze

La notizia di Sarri fa parte del grande circo intorno al calciomercato di calciatori e allenatori. Questo non costituisce nessun tipo di invasione o atto doloso. Una cosa diversa è se sfocia nella diffamazione e lì si ha la facoltà di querelare, cosa che la Fiorentina non mi sembra abbia fatto nell'occasione. Lasciatemi dire poi che alcune sue parole hanno sortito l'effetto di sminuire il lavoro di  Prandelli, una società non può farsi condizionare dall'ambiente: giornalisti, città e tifosi. Non sappiamo cosa sarebbe successo con Cesare, ma mi sembra ingeneroso parlare di lui in questi termini. Ha lasciato la Fiorentina a +7 sulla zona retrocessione, dopo averla trovata a +3. Da fiorentino non me ne importa niente che Commisso parli bene o male di Firenze. La città è capace di difendersi da sola, non c'è bisogno di Rocco Commisso per far conoscere la città di Firenze negli Stati Uniti. Fino adesso il voto è basso, dobbiamo valutare quello che abbiamo visto in questi due anni. Ha sbagliato molti dei suoi investimenti: è un dato di fatto. Che non si possa criticare i calciatori acquistati non sta né in cielo né in terra.  La Fiorentina di quest'anno è mediocre ed è da imputare esclusivamente alla società gigliata, magari i giornalisti potessero incidere in modo decisivo. Il concetto che noi giornalisti facciamo i soldi "grazie alla Fiorentina" è pericoloso, oltre che una grossa sciocchezza.

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