Gonzalo: “Juve? C’era un’aria diversa, il giorno più bello con la maglia viola”

Gonzalo Rodriguez ha parlato ai microfoni del "Pentasport" di Radio Bruno, a dieci anni estati da quello storico Fiorentina-Juventus:

Dieci anni? "Siamo più vecchi, quello è il problema (ride ndr.). È un giorno speciale perché sappiamo cosa è stata quella partita per i tifosi fiorentini, ce la ricordiamo ancora. Quello che ricordo di più è l'ultimo goal di Giuseppe, la giocata di Borja e il passaggio a Cuadrado. Vedevo l'azione da dietro fino al bel goal, poi l'emozione della gente sulle tribune mi è rimasta nella memoria. C'era il fumo ed era un'aria diversa dal solito". La partita più bella? "Per come è andata la partita, è stato il giorno più bello con la maglia viola indosso. Come risultato è stata la partita numero uno". Tifosi? "Ogni volta che torno a Firenze me la ricordano, mi fanno vedere video e foto. Mi raccontano dov'erano quel giorno, è sempre bello".

Che successe negli spogliatoi? "All'intervallo eravamo distrutti, perdevamo 2-0, ma non lo meritavamo. Giocavamo bene, avevamo una squadra incredibile e aspettavamo quella partita da tutta la settimana. In quel momento Montella ci ha parlato, ci ha urlato di tutto, era arrabbiato. Abbiamo cambiato atteggiamento dal primo pallone e per fortuna è andata bene. Neto fu fondamentale con una parata difficile, con il terzo goal sarebbe stato difficilissimo".

Rossi? "Lo conosco da tanto, ho giocato sette anni con lui. È il migliore con cui ho giocato, ha tecnica e un mancino incredibili. L'ho visto nel migliore momento al Villarreal e anche dopo l'infortunio alla Fiorentina, senza di lui quella partita era impossibile da vincere, fece tutto lui".

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