Franck Ribery riparte, da dove aveva lasciato: dal campo. Ancora una volta fra i migliori della Fiorentina, che pur non ha giocato una partita entusiasmante, c'è proprio lui. Dopo giorni di rabbia e frustrazione, insieme al senso di impotenza, provati per via del furto che ha subito in casa, il campione francese ha dato l'ennesima lezione della sua professionalità contro il Cagliari. E' stato lui a chiedere a Beppe Iachini di giocare, ha dato la sua disponibilità perché non conosce modo migliore per far valere le proprie ragioni. Col pallone fra i piedi ha pochi eguali, a Firenze ma non solo. Anzi, diciamola tutta. Già questa coda di campionato è noiosa come il traffico in FiPiLi un venerdì sera d'estate, se non ci fossero nemmeno le sue giocate...
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Franck ri… parte. Ribery, il furto e la solita capitale dell’odio
Ribery vittima, suo malgrado, di un furto. Ieri una bella risposta in campo. Ma il mondo dei social, ancora una volta, è scivolato su una buccia di banana
Dopo aver scoperto che dei delinquenti gli erano entrati in casa, Franck ha affidato ad Instagram il suo stato d'animo (LEGGI QUI). Ora, si può discutere la decisione di scrivere di impeto sui social, ma la sostanza non tanto. Nessuna accusa verso Firenze e la civiltà della città, ma in molti si sono impermalositi e hanno voluto leggerla così. E' il tempo dei social, non ci si può far niente. La lettura, spesso, diventa pretestuosa. Fra le righe si legge più quello che si immagina rispetto a ciò che realmente è scritto. Gruppi, gruppetti e adunate sul web hanno caricato d'odio l'uomo che fino a poche ore prima era l'unico ritratto di armonia in una stagione fin troppo altalenante.
Prima c'ha pensato Frey a placare tutti, poi il Ds Pradè come spesso gli capita è stato il chiarificatore e infine lui stesso è tornato sulla vicenda (LEGGI QUI). Scendendo, almeno per un attimo, da questa giostra virtuale che corre veloce si può guardarsi allo specchio e sentirsi a disagio. Almeno un po'. Possibile che il sentimento predominante nell'ambiente viola sia stata la rabbia e non la solidarietà verso Ribery? Scansiamo il campo da facili luoghi comuni sulla ricchezza, lo stipendio elevato e ogni aspetto economico. Resta un forte senso di dispiacere. Purtroppo quando si tratta di calcio (ma non solo) fra Facebook, Twitter, Instagram e simili troppe volte sembra di assistere ad una gara per diventare la capitale dell'odio. Per fortuna che esiste la vita reale. Quella che Franck, sulla sua pelle, ha conosciuto anche negli aspetti più crudi.
https://www.violanews.com/news-viola/mistero-agudelo-ora-chiede-spazio-e-il-suo-futuro-e-da-scrivere/
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