Quando sei un attaccante, segnare un solo gol in ventidue apparizioni non è mai un segnale incoraggiante. Se non lo fai addirittura dal 26 settembre l'astinenza rischia di diventare un peso insostenibile. Lo sa bene Christian Kouamé, a secco da cinque mesi in Serie A e divenuto ormai da tempo bersaglio dei tifosi e della critica. I numeri per l'ivoriano sono impietosi, ma purtroppo non bastano per analizzare a pieno la stagione dell'ex Genoa: tutto sembra esser diventato di colpo difficile, dagli appoggi più facili per i compagni ad un semplice stop. Una montagna insormontabile, un abisso da cui non riesce a riemergere nemmeno quando Prandelli gli concede spazio e fiducia.
news viola
Flop Kouamé, l’ivoriano è la nota stonata di ieri. Ed Eysseric lo ha sverniciato
Un gol in 822 minuti, un rendimento in costante calando e un interrogativo a cui non avremo mai risposta
E nonostante la vittoria netta sullo Spezia, l'unica nota stonata della serata di ieri è proprio lui. Un plebiscito di 5 ha accompagnato la sua uscita dal campo al 45', quando si era vociferato di un alterco - poi smetito - con capitan Pezzella. Ma senza di lui, nella ripresa le cose sono decisamente migliorate e l'ingresso di Eysseric (proprio lui...) ha cambiato la storia di una partita che rischiava ancora una volta di incanalarsi in un vicolo cieco. Sette gare da titolare, quindici da subentrato per un totale di 822 minuti, senza quasi mai lasciare il segno. La perla contro l'Inter in Coppa Italia (nel bel mezzo del calciomercato) gli aveva dato nuova linfa e di fatto blindato ancora in viola, ma il suo rendimento non ha avuto lo slancio sperato.
Adesso viene da chiedersi se l'idea di tenerlo, almeno fino a giugno, sia stata la soluzione giusta. Pradè ha più volte ammesso di aver rifiutato una ricca offerta dall'Inghilterra la scorsa estate, e anche a gennaio Torino e Verona avevano bussato alla porta dei viola per accaparrarsi le prestazioni del classe '97. Tutte offerte rispedite al mittente, che col senno di poi la Fiorentina avrebbe potuto prendere seriamente in considerazione. La frenesia e l'incertezza di una sessione complessa come quella invernale ha fatto propendere per un'altra soluzione, ma dopo la pessima performance vista contro lo Spezia, Kouamé potrebbe aver perso posizioni nelle gerarchie di Prandelli. Alternative permettendo visto che se Atene piange, Sparta (ossia Kokorin) non ride.
© RIPRODUZIONE RISERVATA