La Fiorentina in trasferta a San Siro, contro il Milan di Ibrahimovic in piena volata scudetto. Di nuovo. La squadra di Italiano sarà artefice del proprio destino ma anche giudice di un campionato, al vertice come in zona Europa, ancora in bilico. La mente vola a quel 7 aprile del 2012, quando una Fiorentina molto meno ambiziosa e molto più sgangherata rispetto a oggi, quella presa in corsa da Delio Rossi, sbancò a sorpresa San Siro grazie alle reti siglate da Jovetic e Amauri, quest'ultimo alla sua prima e ultima marcatura in viola. Finì 1-2 per i viola, risultato decisivo nella corsa al primo posto che vide trionfare la Juventus proprio ai danni dei rossoneri. Da quel momento in poi, fatta eccezione per la prima parte della stagione scorsa, il Milan non ha più lottato per lo scudetto, barcamenandosi tra cambi societari e scelte tecniche discutibili.
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Fiorentina guastafeste a San Siro? Il precedente. I viola sognano il bis con gli ex
Dieci anni fa la sconfitta interna contro Fiorentina di Delio Rossi costava lo scudetto al Milan. Oggi i rossoneri sono di nuovo in lotta per il titolo
Dall'arrivo di Pioli in panchina e di Maldini sulla scrivania, la musica sembra essere cambiata. E oggi il Milan si ritrova di nuovo protagonista nei piani altissimi della classifica. La Fiorentina sogna di giocare un altro scherzetto ai rossoneri, magari con l'aiuto dei due ex che a Milano, per un motivo o per un altro, non sono riusciti ad esprimersi al massimo delle loro potenzialità: Riccardo Saponara e Krzysztof Piatek. Se per il secondo non sembrano esserci troppe possibilità di partire dall'inizio (ma attenzione alle sorprese), il primo si candida per una maglia da titolare dopo i buoni segnali (ed il gol) mostrati a Salerno. La pennellata-capolavoro all'andata permise ai viola di andare negli spogliatoi con il doppio vantaggio in tasca. Un'altra zampata, anche se meno spettacolare, sarebbe senz'altro ben accetta anche alla Scala del calcio.
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