Sarebbero dovute essere due settimane tranquille, senza scossoni, con la squadra impegnata a preparare lo scontro diretto per la salvezza contro il Genoa, in programma alla vigilia di Pasqua. Macché. D’altronde in casa Fiorentina non ci si annoia mai. Il coup de théatre è servito: via Prandelli, riecco Beppe Iachini, ancora a libro paga di Rocco Commisso.
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E ora? Dieci partite, una marea di punti interrogativi
Come reagirà la Fiorentina? O si risolleva cancellando il ko contro il Milan o cola a picco (tocchiamo ferro). La risposta dei giocatori la vedremo subito contro il Genoa. Al Ferraris sarebbe buono anche un pareggio
Le parole di Cesare dopo la vittoria contro il Benevento ("Mi sento stanco dentro. A me piace assumermi la responsabilità di tutto e certe volte diventa faticoso") hanno fatto discutere e, soprattutto, riflettere, ma mai ci saremmo aspettati che lo stress portasse il tecnico di Orzinuovi a rassegnare le dimissioni a due mesi dalla fine del campionato.
La domanda, allora, sorge spontanea: come reagiranno i giocatori? Mancano dieci partite alla bandiera a scacchi e un grosso, grossissimo punto interrogativo aleggia sul rendimento e sulla reazione della squadra, chiamata a mantenere a distanza di sicurezza Cagliari e Torino. Il margine di vantaggio è discreto (rispettivamente sette e sei punti; i granata, quartultimi, devono recuperare la gara contro la Lazio), ma non può e non deve far dormire sonni tranquilli a Pezzella & co. Il match contro il Genoa non sarà decisivo, ma poco ci manca.
Iachini è abituato a lottare per la salvezza, ma non c’è dubbio che la situazione di Firenze sia diversa rispetto a quella vissuta in altre piazze. Inutile girarci intorno, gli scenari sono due: o la Fiorentina si risolleva cancellando l’amara sconfitta contro il Milan (non perdere contro il Grifone, opinione personale, sarebbe già un ottimo risultato) o cola a picco (tocchiamo ferro). La risposta dei giocatori, protagonisti di un silenzio “rumoroso” sui social nei confronti di Prandelli, la vedremo al Ferraris. La speranza è che non ci mandino di traverso colombe e uova.
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