Nulla di male, il calcio è come la ribollita ognuno la fa a modo suo. Il vero limite è un altro. Nel calcio conta vincere e per vincere bisogna tirare in porta e subire il meno possibile. Quindi il primo obiettivo è fare in modo di liberare i propri attaccanti al tiro, cioè di far arrivare loro la palla quando sono in vantaggio sugli avversari, per consentir loro di avere il tempo di tirare in porta con sicurezza. Il possesso palla è una scelta importante ma non basta, il talento scompiglia i piani degli altri. Inoltre bisogna difendersi con grande attenzione. Ecco purché Italiano spesso preferisce un difensore centrale più svelto (Ranieri) agli altri. Difendersi in questo modo può anche essere un punto debole.
Intendiamoci il “calcio” di Italiano va rispettato, non fosse altro per quanto ha fatto crescere il gruppo, solo che la filosofia che lui persegue non è facile da trasmettere in specie ai nuovi. Il nervosismo di Bonaventura che si è beccato un giallo è il segnale dell’insofferenza del momento. Certi automatismi di gioco vanno riavviati. Ma, come si diceva all’inizio, è calcio d’agosto, un calcio “Pinocchio”.
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