Tiro da fuori? E’ una qualità che va allenata, quest’anno sono tornato a farlo. E’ un aspetto che devo cercare un po’ di più, ma per natura preferisco passare il pallone che tirare.
Gol o assist? Fare gol di testa non mi piace tanto, serve l’assist per Nico Gonzalez. E’ un mostro quando deve saltare. Ha una voglia pazzesca, non cambia atteggiamento in allenamento o in partita. E’ questo che lo rende forte. Quarta? Io non lo vedo neanche, come a Napoli che non mi ero accorto che Lucas aveva preso palo. Quando vede lo spazio si inserisce senza problemi, sta facendo un lavoro straordinario. Speriamo che continui così, vogliamo tutti sul pezzo.
Sei un Leader? Ai giovani cerco sempre di dare consigli, così come cerco di imparare da loro perché vedono il calcio in modo differente. I ragazzi che sono qui stanno facendo un buon lavoro perché sono umili e cercano di imparare da noi. Non è un caso che Kayode sia migliorato così tanto, ma anche Amatucci e Comuzzo stanno facendo lo stesso.
Finire carriera a Firenze: quando un giocatore arriva in una squadra ed ha un rapporto particolare con la città, s’innamora. Non se Fiorentina sarà il mio punto d’arrivo, ma è una città che mi ha dato tantissimo: ho comprato una casa qui a Firenze, nella mia testa anche dopo calcio ho l’intenzione di vivere qua. Ma quello non sta a me, io devo dare il massimo. Sta alla società capire se è opportuno allungare il contratto o meno. Viola Park? A Sassuolo si parlava del centro sportivo e quando l’hanno costruito sono andato via. Sarebbe un peccato andarsene adesso… Ma mio figlio ha iniziato a lavorare con i 2016 ci penserà lui se non ce la farà il papà."
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