Pubblichiamo con piacere l'accorata lettera di Erik Vincenti (cognome da cui traiamo il Titolo) tifoso viola che ci scrive dal Libano

Il tifoso lontano
Dal Libano: Fiorentina devi tornare ad essere ‘Vincenti’
La Fiorentina ha iniziato il campionato in modo catastrofico, con 3 punti in 7 partite. Pero', è facile tifare nei momenti in cui tutto va bene. E' facile tifare per una strisciata ad esempio, o per squadre come il Barcellona, il Real Madrid, il Liverpool o il Manchester City. Squadre che vincono quasi sempre, anche perchè hanno, e spendono, molti piu' soldi. E' nella difficoltà che si dimostra il proprio attaccamento alla squadra del cuore. Ed è per questa ragione che ho deciso di mandare una lettera d'incoraggiamento alla Fiorentina e al mondo viola in questo preciso momento, da Amchit, in Libano, dove abito.
Mia madre è Italiana, originaria di Livorno. Pero', dall'epoca di mio nonno abitiamo all'estero, e quella è una lunga storia... E' mia madre che ci ha trasmesso l'amore per l'Italia e la Toscana, e che ci ha insegnato a parlare l'italiano, a casa. Nel 2006, avevo 15 anni, ed ho scoperto l'esistenza della Fiorentina, e mi sono innamorato dei colori viola, del suo stemma, del suo giglio... La storia di Firenze mi affascinava. Mio fratellino aveva 5 anni all'epoca, e gli ho fatto scoprire la Fiorentina, che tifa da quell'epoca. Poca gente conosce la Fiorentina in Libano. In molti tifano per le strisciate, o per l'equivalente delle strisciate che giocano in altri campionati europei. Tutti i miei compagni di classe erano curiosi già all'epoca di che senso avesse di tifare per una squadra che non vince...
Pero', sono un "Vincenti", è il cognome di mia madre. E, in questo momento, voglio provare a portare fortuna alla squadra del nostro cuore. Sembra assurdo scriverlo adesso, ma io sogno di vincere una coppa (la coppa italia, la conference...) ma anche di lottare per vincere lo scudetto. E di vincerne uno, e di andare in Champions League, e, perchè no, di arrivare ai quarti, o in semi-finale, cosa che sarebbe successa all'epoca di Jovetic, se non avessimo perso in modo un po' ingiusto contro il Bayern.
In tanti scrivono e parlano di lotta per non scendere in Serie B. Io, pero', credo che tutto sia nella testa. Abbiamo iniziato male, continuato peggio, e questo ha fatto perdere fiducia ai giocatori. Ora abbiamo bisogno di vincere una gara di campionato per sfatare la maledizione di non aver ancora vinto. Poi, chissà. Sono naturalmente ottimista, e potrei immaginare una lunga serie di vittorie consecutive. Quest'anno penso che la quota scudetto sara' bassa, perchè tante squadre lotteranno per le posizioni di vertice senza che una squadra sia piu' forte. Siamo a soli 13 punti dalla vetta. Sembra enorme, ma non lo è. Non lo è se iniziamo a vincere. Giocando bene, giocando male, non importa. Preferisco ovviamente il bel gioco. Ma, cio' che conta è segnare un gol in piu', o incassarne uno in meno. Cio' che conta è metterci cuore e grinta. Cuore e grinta. E crederci. Correre, correre di piu'. E cio' che manca. Ma il fatto di essere in questa situazione puo' insegnarci qualcosa che potrebbe diventare prezioso piu' avanti.
Io provo a vedere il buon lato da ognuno. Quindi, personalmente, non contesterei ne Pioli, ne Pradè, ne la squadra, ne Commisso. Personalmente spererei che l'alchimia giusta sia trovata. Talvolta le squadre che vincono competizioni europee (mi ricordo il Siviglia, ma anche il Tottenham l'anno scorso) fanno bruttissimi campionati. Non è cio' che mi auguro per la Fiorentina. Vorrei anche risalire in campionato. Ma, puo' darsi che questo brutto inizio ci dia la forza, piu' avanti nella stagione, per vincere partite decisive.
In molti scherniscono la Conference, pero', a me risulta che spesso squadre contro le quali giochiamo si ritrovano l'anno successivo a fare l'Europa League o la Champions. Quindi la Conference è stata, è, un buon allenamento per poter fare, incrociamo le dita, un salto di qualità successivo. Nessuno ne parla, ma il coefficiente UEFA è, per me, molto importante, perchè, se l'anno prossimo o quello di dopo ci qualifichiamo in Champions, potremmo essere una testa di serie. Il Bologna, che si è qualificato in Champions senza nessuna esperienza europea ha fatto molto pallida figura l'anno scorso, facendo perdere al campionato italiano punti preziosi, e un posto in Champions. Se il Bologna avesse onorato la Champions (e se il Milan, la Juve e l'Atalanta avessero fatto il minimo sindacale) saremmo stati in Europa League.
Io personalmente provo molta rabbia contro queste squadre che si sciolgono in competizioni europee (sottovalutando la squadra avversaria), e poi vengono a fare la voce grossa in Serie A o in Coppa Italia. Per me, forse perchè vivo all'estero, le competizioni europee sono importanti quanto il campionato. Se dovessi scegliere, preferirei vincere la Champions League, piuttosto che lo Scudetto. Quindi, io non sono d'accordo con tutte queste critiche contro la società. E' il quarto anno consecutivo che partecipiamo ad una competizione europea, che ci permette di crescere poco a poco. Puntiamo sui giovani, sui giovani italiani, e questo mi piace. Che senso di appartenenza puo' avere una squadra piena di stranieri che sperano solo di essere acquistati dalla strisciata di turno? Per me, il sogno sarebbe di giocare e vincere con giocatori che crescono nelle giovanili, come Martinelli, Comuzzo, Fortini, Kouadio, ma anche Amatucci, Braschi e Rubino... Che senso ha lo sport se quello che spende piu' soldi vince automaticamente? Ci vogliono ragazzi che amano la Fiorentina, anche come Fazzini, e Capitano Ranieri. Pioli, che ha conosciuto e vissuto il dramma di Astori è tornato. Quest'inizio di campionato è come un salto nel passato... In tanti cercano il riscatto, per varie ragioni. Da Pioli che vorrebbe vincere un trofeo con la Fiorentina per il centenario, da dedicare ad Astori, a Fagioli, a Gud, per le note vicende. Ma ognuno merita una seconda opportunità nella vita. E' vero che la Fiorentina puo' sembrare un'armata brancaleone. Ma, se funzionasse. Se ogni giocatore si mettesse all'improvviso a giocare bene. Qualcosa di magico potrebbe nascerne.
Ho scelto questo momento di difficoltà per scrivere queste parole, ottimiste, (utopistiche?). Solo il futuro ce lo dirà. Ma, comunque vada, io continuero' a sognare e a sperare. Il fatto di aver vissuto in Libano, di aver attraversato mille difficoltà di vari tipi, mi ha insegnato il valore dei sogni, e di sognare. Cio' che conta non è cio' che vedi intorno a te. Cio' che conta è cio' che immagini, cio' che potrebbe essere. Cio' che vedi puo' essere grigio, ma, nella tua immaginazione, il viola splende.
E' una metafora. Si applica a tutto. Siamo spesso smentiti dalla vita, direte. Forse, si'. Pero', bisogna continuare a sperare. Il calcio è uno sport. Esiste la sconfitta, esiste la vittoria. Cio' che conta è l'impegno. Si puo' provare rabbia quando manca l'impegno. Ma, quando subentra la paura, non si capisce piu' nulla. Bisogna scacciare questa paura. E si tornera' a vincere, si tornera' grandi, e forse si fara' una rimonta che rimarra' nelle annali.
Siamo a soli 13 punti dalla vetta, caro Pioli. Il nostro primo obbiettivo dev'essere di non perdere piu' punti, di non lasciare questo distacco aumentare. Ti lascio indovinare quale dev'essere il nostro secondo obbiettivo. E' questo che devi dire ai giocatori, per motivarli. Hai forse vinto uno scudetto con il Milan, ma vincere uno scudetto con una strisciata non è una cosa impossibile, anzi, e a noi sinceramente non interessa. Se desideri entrare nella storia, devi vincere con la Fiorentina. E devi riuscire a trasmettere questa grinta alla squadra. Basta paura. E basta attività extra-calcistiche. Se i calciatori guadagnano millioni, e non rendono quanto devono, mi sembra giusto organizzare un ritiro, finchè non si vincono 7 partite di fila, per compensare quest'avvio di campionato horror.
E, se uno dei senatori non rende quanto dovrebbe, io butterei subito nella mischia un giovane. Nessuno deve avere il posto assicurato. Ne De Gea, ne Dodo, ne Kean. Nessuno. Questo è l'unico modo, in questo momento, di alzare il livello delle prestazioni, e di costringere ogni giocatore della Fiorentina a dare il meglio di se stesso e a seguire le indicazioni dell'allenatore. Sono un'idealista e un sognatore, si, ma per vincere a calcio, ci vuole grinta, ci vuole corsa, ci vuole convinzione e passione. Ci vuole voglia di giocare. Perchè non provare Martinelli, già da Giovedi', oppure Domenica. Io ricordo grandi parate sue che ci hanno fatto vincere contro l'Atalanta a Bergamo. Perchè non provare Kouadio, Fortini, o Braschi? Forse alcuni senatori si metteranno a correre solo quando capiranno che non hanno la garanzia di essere titolari ad ogni partita.
Dal Libano, Forza Fiorentina! Che la forza e la saggezza dei Cedri centenari sia con voi, e che la stella polare tanto cara ai Fenici guidi la squadra verso la luce, verso diventare una vera squadra... Vincenti!
Erik Vincenti Zakhia
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