Ci aspettavamo turnover quasi totale, e invece è stato ridotto al minimo. E per qualcuno l'esclusione di ieri sa tanto di bocciatura definitiva. Su Zarate ormai è persino superfluo tornare, visto che da quando iniziammo a parlarne su queste colonne quasi un mese fa (LEGGI QUI) il campo non l'ha più nemmeno sfiorato. Ma adesso l'argentino si sta ritrovando in sempre maggior compagnia, a giudicare dalle scelte di Paulo Sousa da qualche settimana a questa parte. Il portoghese sta replicando quanto già mise in pratica nello scorso campionato: ampia turnazione nei primi due mesi, dove ebbero spazio anche i vari Gilberto, Rebic, Mario Suarez e Verdù. Poi ad un certo punto il mister della Fiorentina "tirò (idealmente) una riga": da una parte il gruppo dei titolari e delle poche alternative considerate affidabili, dall'altra i giocatori accantonati.
news viola
Da Sanchez a Zarate, fino a Dragowski: tutti oltre la linea di Sousa
Le scelte di ieri hanno il sapore della bocciatura definitiva, o quasi, per molti giocatori della Fiorentina. Sousa si fida solo di 13-14 elementi
Non vorremmo essere troppo tranchant, ma la sensazione è che le scelte di ieri segnino un punto di non ritorno. Prendiamo Carlos Sanchez, un titolarissimo della Fiorentina fino a metà ottobre: nelle ultime 4 di campionato ha collezionato appena una mezzora in campo e anche col Paok si è dovuto accontentare di uno scampolo di gara. Peggio è andata a De Maio e Maxi Olivera, spediti direttamente in tribuna. Per non parlare di Dragowski, uno dei maggiori investimenti del mercato estivo che Corvino reputa il secondo portiere con vista sul futuro (LEGGI), mentre Sousa non lo considera minimamente preferendogli Lezzerini, almeno fino a ieri. Insomma c'è una bella fetta di Fiorentina che ha visto il fiduciometro precipitare pericolosamente, oppure mai muoversi dalla tacca più bassa (vero Diks?) e con gennaio che si avvicina servirà fare tutte le riflessioni del caso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA