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Pablo Marì: “Volevo subito arrivare qua, sono nel mio prime. Colpani si diverta”

Pablo Marì
Il difensore arrivato dal Monza è sotto i riflettori nel media center del Viola Park
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

Pablo Marì parla ufficialmente per la prima volta da giocatore della Fiorentina. L'esperto spagnolo, che fino a poco fa guidava la difesa del Monza con risultati di squadra ben inferiori a quelli delle scorse due annate, arriva e ritrova il suo vecchio allenatore, Raffaele Palladino. Di seguito tutte le risposte dell'ex Arsenal alle domande dei colleghi.

Prima di iniziare volevo ringraziare il presidente, i dirigenti e il mister per questa grande opportunità. Entrare in questo progetto mi dà grande voglia. E' stata una trattativa un po' lunga, quando ti chiama la Fiorentina vuoi chiuderla subito e vuoi essere qua, c'è tanto da fare. Il mister mi ha sempre tenuto in considerazione, voglio ricambiare la sua fiducia.


Comuzzo

—  

L'ho appena conosciuto, mi è sembrato un ragazzo straordinario: l'abbiamo imparato a conoscere in campo quest'anno e non vedo l'ora di lavorare con lui e con gli altri, portare la mia esperienza.

Momento

—  

Sono nel mio prime, è importante per un giocatore quando arriva un'opportunità del genere. Ho esperienza, voglio metterla a disposizione del gruppo.

Modulo

—  

Abbiamo più possibilità, ci adatteremo all'avversario e al nostro momento, ma penso che non sia altro che una ricchezza. Ho giocato a quattro per tutta la vita, in Italia ho cominciato a tre e mi diverto ugualmente.

Titolare?

—  

Nessun allenatore può prometterti che giocherai, sapete che io e Palladino ci conosciamo ma in nessun momento mi ha detto che avrei giocato sempre qua. Ci sono ottimi difensori alla Fiorentina, vediamo.

Era capitano del Monza in difficoltà

—  

Una fascia di capitano non cambia il mio carattere, teso a fare il massimo sempre. La situazione del Monza non è facile, io ci sono stato tre anni e non è stato bello. Daranno il massimo per ribaltare le cose, ne sono certo.

Kean e De Gea

—  

Quando ci ho giocato contro, pochi giorni fa, ci siamo divertiti. Moise è uno dei più forti attaccanti in Italia, David è uno dei portieri più forti della storia recente. Spero che faremo grandi cose insieme.

L'esperienza all'Arsenal e quella al Flamengo

—  

In una carriera ci sono dei momenti. Magari stai bene fisicamente ma sei giovane, oppure sei esperto ma devi sopperire ad un fisico non più scattante. Andare in Brasile è stato un po' strano ma mi ha permesso di approdare poi all'Arsenal, e così via fino alla Fiorentina, dove sono oggi.

Numero di maglia

—  

Il 18 è l'anno in cui è nato il mio primo figlio, l'ho scelto dato che il 22 è occupato da Moreno.

Obiettivi

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Siamo una squadra che lotta per tante cose, dobbiamo crescere ogni giorno.

Colpani

—  

E' un giocatore fortissimo, deve giocare il calcio che conosce. Il Monza è passato, deve guardare all'oggi e divertirsi quando gioca. E' la cosa più importante.

La trattativa e lo scontro diretto nel mezzo

—  

Quando chiama la Fiorentina vuol dire che stai lavorando bene. Giocarci contro con la trattativa in corso non è stato strano, io sono un professionista e quindi l'ho preparata come tutte le altre. Mi è dispiaciuto perché sapevo che probabilmente poi sarei arrivato qua, ma è il calcio.

Parlare con la Fiorentina

—  

E' stato un innamoramento molto veloce, ho visto subito voglia di crescere e una mentalità simile alla mia.

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