Nel tardo pomeriggio, al Viola Park, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di Paolo Vanoli, nuovo allenatore della Fiorentina. Il tecnico si è presentato ufficialmente ai media e ai tifosi. Insieme a Vanoli, è stato presentato anche il nuovo Direttore Sportivo viola Roberto Goretti.
Viola News![]()
I migliori video scelti dal nostro canale

VIOLA NEWS news viola conferenze stampa Vanoli: “Firenze nel mio destino. Gudmundsson e Fagioli devono capire e capirmi”
news viola
Vanoli: “Firenze nel mio destino. Gudmundsson e Fagioli devono capire e capirmi”
Alle 18, al Viola Park, sono stati presentati il nuovo tecnico Paolo Vanoli e il nuovo ds Roberto Goretti
Perché ha scelto questa sfida?
—Mi sembra doveroso partire con le condoglianze ad Amir (Richardson, ndr). Ha perso un suo caro, in questo momento non sta bene e anche in futuro dobbiamo stargli vicino. tornando alla domanda.. so cosa è Firenze, in questi anni ha mostrato grande crescita e voglia. Forse era nel destino. Queste sfide mi danno energia e non ho paura. Dovremmo mantenere la lucidità, l'ho detto anche ai ragazzi: per uscire da queste situazioni serve tempo, sacrificio e tanto lavoro. Lasciamo da parte il mercato, anche quando ho detto che c'è da mettere benzina è perché durante la sosta si deve lavorare. Se iniziamo a parlare adesso di mercato non andiamo avanti.
Doppia identità tra campionato e coppa?
—Noi non dobbiamo fare la grande squadra, dobbiamo lavorare partita dopo partita. Campionato e coppa avranno obiettivi diversi ma noi dobbiamo solo pensare a lavorare. Dobbiamo darci piccoli traguardi. Ai giocatori ho sempre detto che possiamo essere anche i più bravi, ma siamo in fondo quindi adesso tutti devono dare il 100%. Dobbiamo lavorare con grande umiltà, ma con l'umiltà dei vincenti. E' inutile guardarsi indietro, dobbiamo guardare avanti. Adesso dobbiamo dare qualcosa al nostro Presidente e ai nostri tifosi.
Like, unfollow.. come si crea la mentalità giusta?
—Sotto questo punto di vista è come avere dei figli. La società deve avere presente la situazione e quando viene commesso un errore deve essere fatto presente, poi però bisogna vedere anche che errore viene commesso. Bisogna capire perché il ragazzo ha fatto una determinata cosa, è come quando un giocatore parla con i giornalisti. Sono tutte cose che ad un ragazzo devi insegnare, ma la società sotto questo punto di vista sta crescendo e ho messo in allerta gli addetti stampa. In piazze come Firenze per reggere le critiche devi avere le spalle larghe.
Dove lavorare sulla difesa? Possibile passaggio a 4?
—Oggi si lavora tanto sui dati e guardandoli, direi, che dobbiamo lavorare un po' su tutto. Come ho già detto dobbiamo ripartire dalle cose semplici, prendiamo tanti gol da calcio piazzato, ma per la sfida di Genova non ho avuto il tempo di lavorarci in maniera approfondita. Ad ora non posso valutare la squadra, ma anche l'anno scorso a Torino a causa di un infortunio abbiamo dovuto modificare qualcosa. Ad oggi ripartiamo dalla lettera "A" dando sicurezza e concretezza a ciò che facciamo, poi potremo valutare anche altre cose.
Quale è il suo ruolo in una situazione come questa?
—Oggi dobbiamo essere noi a riconquistare i nostri tifosi. Lo dobbiamo fare mostrando sul campo voglia di lottare e sacrificio. Dobbiamo prenderci la responsabilità e dobbiamo essere noi ad uscirne. Dobbiamo abbassare la testa, stare zitti ed accettare le critiche.
Quale è la prima cosa che ha notato quando è arrivato?
—Sono qua da poco, ciò che abbiamo visto tutti è la fragilità con cui prendiamo gol. Quando sono arrivato avevo una grossa paura, ovvero il fatto che non fossero consapevoli di dove fossero, la squadra aveva delle ambizioni e ti ritrovi in fondo alla classifica. Allo stesso tempo però abbiamo la qualità per uscirne, il gruppo è affamato e vuole uscire da questa situazione.
Fagioli
—E' un giocatore di qualità, ma deve dimostrare chi è. Io non devo stare a vedere chi è bravo ma chi porta risultati, con me gioca chi porta risultati. Oggi ci sono cinque cambi e quando sento dire che al 60' una squadra cala mi cadono i c******, vuol dire che chi entra non ha alzato il livello. Anche i giocatori hanno qualcosa da farsi perdonare.
Come ha trovato la squadra a livello fisico?
—I doppi allenamenti servono anche per conoscere meglio i ragazzi, far capire la mia idea, avere un centro così è una grossa opportunità e la voglio sfruttare. Stamani ho fatto i testi fisici, ma non per sapere le condizioni, ma perché devo avere i parametri a disposizione per sapere come lavorare su un determinato giocatore. Ad esempio Piccoli non ha il fisico di Dodo e non puoi lavorarci alla stessa maniera.
Quali corde vanno toccate per far rendere Gudmundsson?
—Non devo capirlo io, ma deve essere lui a capire me e anche velocemente. Lui come Fagioli sono giocatori di qualità ma devono dimostrarlo, deve cambiare la mentalità. E' un giocatore importante in cui crediamo, oggi però ogni giocatore deve giocare per il compagno.
Quale è la qualità maggiore di questo gruppo?
—La miglior qualità è la risposta che ho avuto domenica su un campo tosto. Ho trovato un gruppo sano, giovane e con grande potenzialità.
Quali sono gli obiettivi?
—Ho detto ai ragazzi che abbiamo l'opportunità di scrivere una nuova pagina. Se ci attacchiamo ancora al passato diventa più difficile. Se succedono queste cose qua vuol dire che abbiamo sbagliato mas il calcio di dà l'opportunità di rifarti. Adesso lavoriamo per mettere altri tasselli dopo il primo che abbiamo messo a Genova. Qua ho vinto una Coppa Italia e vorrei vedere in questi ragazzi la voglia che avevamo noi.
Il reparto offensivo
—Il parco degli attaccanti è da sfruttare, la società ha lavorato bene. E' normale dire che Piccoli e Kean sono due giocatori con caratteristiche molto simili, ma in prospettiva futura possono giocare insieme. Siamo fortunati ad averli.
La Fiorentina
—La maglia della Fiorentina è una maglia pesante e i ragazzi devono capire che sono in una realtà importante che vuole vincere.
Lo stadio
—E' un punto a sfavore sicuramente, ma allo stesso tempo non deve essere un alibi. I tifosi ci sostengono, anche a Genova erano presenti come sempre. Adesso sta a noi dimostrare quanto è importante vestire questa maglia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

