Infortunio Gudmundsson - "Ci dispiace molto, per noi è un giocatore importantissimo. Lo aspettiamo il più presto possibile e quando rientrerà ci darà una grande mano".
Scatto nelle prestazioni? "Non è successo niente di particolare. Era solo una questione di forma fisica, ho iniziato la stagione in ritardo con la preparazione. Sono entrato in condizione giocando e poi c'è stato il cambio di ambiente, di adattamento ai nuovi compagni e alla nuova squadra. A Monza giocavo da quattro anni e ormai mi conoscevo a memoria con i compagni".
Calciare in porta? "Adesso sto bene fisicamente, non ho più il problema che mi ha fatto iniziare in ritardo la stagione. Quella di rientrare da destra è una mia caratteristica per arrivare al tiro negli ultimi metri. Posso migliorare la scelta finale ed essere incisivo quando arrivo lì. Quando calcio cerco di farlo il più forte possibile e metterci quella decisione, perché per fare goal bisogna tirare in porta".
Nuovo metodo? "Da quando è arrivato il mister ha messo subito in pratica le sue idee. All'inizio è normale fare un po' di fatica per chi era abituato a lavorare in modo diverso. Da due anni lavoro con Palladino e so bene quello che vuole, sto cercando anche di aiutare i ragazzi che fanno più fatica, per metterli nelle condizioni per imparare più rapidamente che ne beneficia la squadra".
Obiettivi personali? "Punto sempre a migliorare l'anno precedente, prima penso alla prestazione, ad aiutare la squadra e poi il resto viene di conseguenza". Nazionale? "La chiamata arriva in base a quello che faccio con la maglia della Fiorentina. Cerco di lavorare e migliorare sempre sulle mie lacune, solo se farò questo potrà arrivare anche una chiamata dalla Nazionale".
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