Secondo quanto riporta Calciomercato.com, emergono particolari scottanti sulla vicenda Calciopoli dopo che è stata visionata la famosa chiavetta di Luciano Moggi, quella che l’ex dirigente della Juve ha messo a disposizione (anche alla trasmissione Report, che ci dedicherà una puntata in onda lunedì su Rai Tre). Nelle 33 pagine di documento, corredato di file audio, è possibile leggere e ascoltare molte intercettazioni tra alcuni volti noti del calcio di allora, come il presidente della FIGC Franco Carraro, il presidente del CONI Gianni Petrucci e l’addetto agli arbitri del Milan Leandro Meani. Tra le intercettazioni, anche alcune relative alla Fiorentina, come quella tra Meani e l’arbitro Massimo De Santis prima di un Fiorentina-Milan con la prima in lotta per la retrocessione e la seconda in lotta con la Juve per il titolo:
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Clamoroso, Moggi diffonde le intercettazioni. Sotto accusa Milan-Fiorentina
“Tutti hanno visto cosa è successo in campo: compreso il rigore non dato alla Fiorentina per intervento di Pancaro su Pazzini; senza ammonizioni per nessuno, nonostante il gioco rude. Qui non si può tacere in merito alla telefonata del 29.4.2005, prima della partita arbitrata da De Santis:
M: Ti spiego domani dov’è per te la madre di tutte le battaglie, noi domani abbiamo Nesta che è diffidato.
D: Eh OH, non facesse lo scemo perché io dopo quello che ho fatto a Torino non posso far diversamente…
M: Certo Certo…non deve fare lo scemo…però dico non inventare un cazzo sennò ti viene fuori un disastro…
D: Anche perché a Torino alla fine c’avevano due diffidati, tutti e due li ho presi eh!
M: la madre di tutte le battaglie è quella lì e tutto l’ambiente è lì che ti aspetta che se viene fuori una cosina su Nesta ti ammazzano.
La partita fu rude: i giocatori della Juve volevano fare dichiarazioni dopo aver visto gli highlights del match, ma Moggi impedì tale fatto facendo fare silenzio stampa alla squadra. Il lunedì successivo alla partita Milan-Fiorentina De Santis telefonò a Meani e gli disse: “Hai visto: sono riuscito a far fare silenzio stampa alla Juventus” e Meani: “Sei un amico. Lo dirò al capo!”.
L’EX PRESIDENTE CARRARO
Da parte sua il Presidente Federale Carraro, che a suo tempo era stato Presidente del Milan, evidentemente prediligeva i colori rossoneri a quelli bianconeri, mettendo in un cantone la terzietà che dovrebbe essere usata da chi ha un ruolo istituzionale. Si interessava della retrocessione delle squadre, soprattutto non voleva che retrocedessero Lazio e Fiorentina.
Nei prossimi giorni previsti nuovi aggiornamenti sulla vicenda.
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