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LECCE, ITALY - OCTOBER 20: Albert Gudmunsson of Fiorentina injuries during the Serie A match between Lecce and Fiorentina at Stadio Via del Mare on October 20, 2024 in Lecce, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)
"Beltran, Kouamé, Adli, Bove", saranno loro - parafrasando le parole di Raffaele Palladino - a prendere il posto di Albert Gudmundsson. L'islandese, alle prese con una lesione al bicipite femorale che oscilla tra il 1° e 2° grado, dovrà stare fuori oltre un mese e salterà tutto il ciclo di partite che porterà alla sosta di novembre. Non solo, lo stop dell'ex Genoa rischia di essere addirittura più lungo e potrebbe protrarre fino a dicembre.
Beltran, Kouamé, Adli e Bove, appunto. Dal secondo tempo della gara con la Lazio, Palladino ha virato sul più offensivo 4-3-2-1 con il numero 10 e Colpani alle spalle di Moise Kean. A Lecce per oltre 80 minuti è toccato (egregiamente) a Beltran, con l'argentino che è sembrato essere l'enganche perfetto tra centrocampo e attacco. Il fitto intreccio di partite tra campionato e Conference impone però delle rotazioni più o meno obbligate e alla lunga anche il numero 9 avrà bisogno di rifiatare, sebbene per ora sia uno dei più freschi. Ed ecco dunque che può guadagnarsi altro spazio Christian Kouamé: l'ivoriano è l'alternativa per tutte le stagioni, un "soldatino" per tutti gli allenatori che si sono seduti sulla panchina viola, utile soprattutto sulle palle alte e quando la partita si fa sporca ma decisamente meno bravo a duettare nel breve.
Con un passato da trequartista al Bordeaux Yacine Adli ha i piedi, ma manca di rapidità in una posizione dove l'attimo è tutto. Tecnica sopraffina, poco passo i pro e contro di schierare il franco-algerino che Pioli ha trasformato in regista classico davanti alla difesa. I gol contro TNS e Milan però hanno riacceso il vizio del gol che aveva perso nelle due stagioni a Milano. In veste di disturbatore/falso 10 c'è invece Bove. Già visto dietro Kean contro l'Atalanta, un po' largo a sinistra contro Milan e Lecce, l'ex Roma ha le caratteristiche opposte a Adli: tanta corsa, non troppa qualità. Di certo Palladino avrà tutto il tempo di decidere chi schierare al posto dello sfortunato Gud.
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