Stefano Cecchi ha parlato ai microfoni di A pranzo con Il Pentasport dicendo la sua sui temi caldi di casa Fiorentina, partendo da Arthur Cabral:
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Cecchi risponde a Commisso: “Perché vivere in un clima di guerra perenne?”
Le parole del giornalista
Cabral arriva da un mondo che non gli appartiene e fa fatica nel calcio di Italiano perché è un finalizzatore. Anche se mi sembra abbia qualcosa di più di Piatek, nell'ottica del calcio del tecnico. Torreira? Calciatore centrale nell'orchestra di Italiano e che ha fatto un gran campionato. Deve restare a Firenze, è orgoglioso di vestire il Viola. Possibile che non si riesca a ricucire? Lui ha giocato in un calcio importante. Mi dispiacerebbe se ne andasse, è un fiorentino acquisito. Conferenza di Commisso? Mi è piaciuta così così. Ha dimostrato che ha ancora voglia di rimanere alla Fiorentina. Ma non si fa una conferenza chiedendo prima le domande. Non mi è piaciuta la parte su Italiano, non ho capito se vuole rimanere o meno. E poi non mi piace questo clima di guerra perenne col mondo. Perché non parlare anche di sport più che di cifre dopo una stagione come questa?
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