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Caso Chiesa, l’ex consigliere Panerai attacca la Juve: “Sono furbetti, infrangono le regole”

L'articolo al veleno di Paolo Panerai: "La Juventus ha violato l'articolo 95 bis che impedisce di trattare con calciatori sotto contratto"

Redazione VN

Il "caso Chiesa" non riguarda solo la Fiorentina di Commisso ma affonda le sue radici anche nella precedente era Della Valle. E' infatti sentore diffuso il fatto che il numero 25 viola abbia avviato i contatti con la Juventus ben prima che avvenisse il cambio di proprietà. E qualcuno sostiene che la vecchia società avesse autorizzato Chiesa a cercarsi un'altra squadra... E così mentre Mario Cognigni minaccia querele (LEGGI QUI), l'ex consigliere viola Paolo Panerai si scaglia contro la Juve attraverso un articolo su Italia Oggi di cui vi proponiamo un estratto:

I furbetti dello Stadium. Apparentemente non parlano di Federico Chiesa e con Chiesa padre. Ma fanno parlare l'altro Federico, Bernardeschi. Il quale dice: «Non do suggerimenti a Federico, deve scegliere lui». Bravo. Ma come farebbe a scegliere il giovane Chiesa se non avesse avuto una proposta dalla Juventus? Senza accorgersene il super tatuato Bernardeschi ha finito per fornire la prova principe della violazione da parte della Juventus dell'art. 95 bis Disciplina della correttezza, che recita esattamente: 1. Calciatori con contratto pluriennale non in scadenza a fine stagione: a) soltanto la società titolare del contratto può decidere se cedere, con il consenso del calciatore, il relativo contratto di prestazione sportiva; b) sono vietati i contatti e/o le trattative, dirette o tramiti terzi, tesserati o non, tra società e calciatori senza preventiva autorizzazione scritta della società titolare del contratto...

(...)

Da ex amministratore di squadre di calcio ho aperto ora il caso Chiesa, non per difendere la maglia che pure ho indossato ma per la semplice ragione che una soluzione s'ha da trovare: o la Figc cancella l'articolo 95 bis o lo fa rispettare. Altrimenti il calcio diventa sempre più una burletta, dominato da procuratori, faccendieri, mogli e parenti, che scombinano i programmi delle squadre. Ho sentito ieri Galliani sul tema. «Hai ragione», mi ha detto. (...) Un po' di serietà e correttezza fino a quando i regolamenti esistono. Altrimenti il mondo del calcio sarà sempre più in pericolo. La firma sotto un contratto deve avere un valore assoluto. Come in qualsiasi settore dove si fanno contratti.

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