Brovarone: “Milik? Cabral tutta la vita, con Jovic. Italiano ok, ma serve altro”

L'intermediario di mercato Bernardo Brovarone è intervenuto ai microfoni del "Pentasport" di Radio Bruno:

Sconfitta? "Son proprio fiorentino, alla fine mi ha scatenato dentro un'emozione pazzesca. Dispiace per tutti, per i giocatori in primis. Mi chiedo cosa succederebbe coi giocatori sotto la curva con una coppa gigante. Cosa ci manca perché un giorno possiamo tornare a vincere? Nel gruppo di questi giocatori percepisco da esterno un feeling straordinario".

Italiano? "A me piace come allenatore, mi piacciono i tecnici che oltre al coraggio abbinano un modello chiaro e responsivo. Certo di lezioni quest'anno ne abbiamo ricevute, ma son sempre state le stesse. Cosa che non succederebbe se la Fiorentina si servisse di un allenatore, come Sarri o Spalletti che sono ricchi di esperienze rispetto ad eventi del genere. Non sto dicendo che la Fiorentina ha sbagliato ad affidarsi a lui. Italiano è un'altra vittoria di Pradè. Ho stima di questo allenatore, per andare avanti così si allunga il contratto di Italiano di altri due anni e si va a braccetto con la sua crescita. Onore a lui, però le vere difficoltà vissute ad inizio anno sono frutto della sua insistenza, di un lavoro insistente di un allenatore che stava incaponendosi e che portava a un gioco frustrante per la squadra".

Calciomercato

Cosa serve? "Se la Fiorentina avesse l'intenzione di fare un salto di qualità sul mercato in porta Carnesecchi, un mediano come Tielemans che è andato all'Aston Villa, una punta come Icardi. Cambiaghi dell'Empoli, di proprietà dell'Atalanta. Nomi che comportano un esborso importante, ma ci sono tutte le possibilità di condurlo per la viola. In fase di costruzione lo fai così il salto di qualità, con idee chiare e tempismo". Milik? È aggredibile, ma ha avuto tanti problemi fisici. Se devo andare sul polacco, Cabral tutta la vita. È giovane, ha 25 anni. Cabral e Jovic sono la complementarietà perfetta. Far giocare tutti e due insieme risolverebbe i problemi di entrambi".

Igor? "Conosco la sua storia, e nutro grande rispetto. Quando la testa è occupata da tanti pensieri, non è semplice. Quando sta bene, non ha niente da invidiare a tanti difensori. A volte però ha una flemma più mentale che fisica, sembra un orsacchiottone".