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Lucas Beltran si è raccontato a Cronache di Spogliatoio. L'attaccante argentino, dopo l'anticipazione di ieri, ha parlato del suo ruolo, di Palladino e del rapporto con Moise Kean:
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Lucas Beltran si è raccontato a Cronache di Spogliatoio. L'attaccante argentino, dopo l'anticipazione di ieri, ha parlato del suo ruolo, di Palladino e del rapporto con Moise Kean:
Ruolo? Abbiamo provato una partita da punta, non ho fatto bene. Poi mi ha messo trequartista, ho fatto un po’ meglio. A quel punto mi ha lasciato lì e mi trovo bene. Anche perché abbiamo tanta qualità in attacco, specialmente quando c’è Moise: ti giri, guardi davanti e c’è lui, è più facile. Il mio rapporto con Kean? Kean lavora tantissimo dopo l’allenamento, ci fermiamo spesso a calciare: chiamiamo un portiere e continuiamo ad allenarci. Facciamo cose che l’altro non fa, siamo complementari. Durante le partite ci parliamo molto: mi dice dove mettermi, come posizionarmi, ci confrontiamo. Anche sui movimenti da fare. In allenamento pure, parliamo di calcio e di come possiamo far male agli avversari. Se creiamo questa connessione, è più facile. Concorrenza in attacco? I nuovi acquisti sono arrivati per darci una mano, non è che sono di un’altra squadra! Sono miei compagni, proprio come quelli che c’erano prima. Se tutti pensiamo ad allenarci per la squadra, il livello si alza: dev’essere il nostro impegno». Sul mister? Palladino è una grande persona, gli piace insegnarci la tattica dipendendo dalla partita che affronteremo, con movimento diversi. In allenamento andiamo forte, lo staff è molto bravo e si completa. Abbiamo tutto per fare bene: dalle palle inattive agli schemi sulle rimesse laterali
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