Il giorno dopo la vittoria sul Milan, il direttore generale della Fiorentina Joe Barone ha parlato a Tutti Convocati, la trasmissione a calcio e sport in onda su Radio 24: "Notte difficile da dimenticare? Sì, siamo contenti per i nostri tifosi, ieri sera il Franchi era di un altissimo livello, quello che ci aspettiamo. Siamo uniti tra di noi, la scelta che abbiamo fatto con Rocco Commisso e Daniele Pradè su Vincenzo Italiano è stata vincente. Siamo solo dispiaciuti che c'è sempre qualcuno in città che vuole metterci in cattiva luce, cercando situazioni per fare polemica anche sui giocatori. Vittoria più bella insieme a quella con la Juve dell'anno scorso? Sì, la scelta sul tipo di gioco è stata condivisa con Italiano, l'avevo seguito in un Catania-Trapani in Lega Pro e credo che sia riuscito a far crescere i giocatori dal primo giorno a Moena. Prima ha voluto vedere tutti i giocatori e poi da lì abbiamo iniziato un lavoro preciso. Questa scelta è stata della società, poi di Vincenzo e poi dei giocatori che hanno creduto nel lavoro del mister. Il campionato è abbastanza lungo, ci sono alti e bassi con momenti belli e altri un po' meno. Crediamo nel lavoro che stiamo facendo. il gruppo è unito e la tifoseria attaccata alla squadra: continuiamo a lavorare e a giocare, pensiamo alla prossima partita con l'Empoli.
Parla il dg
Barone: “Franchi? Con ok al restauro era quasi pronto. E non siamo solo Vlahovic”
Dal Milan agli obiettivi per la stagione, da Vlahovic alle voci sul fondo PIF: Barone risponde alle domande di Radio 24
Obiettivo e sogni? Sogniamo il massimo, non vogliamo illudere nessuno e vogliamo arrivare più in alto di quello che abbiamo fatto l'anno scorso. Quanto vale Vlahovic? Abbiamo già detto tutto, sia io che Rocco, dispiace che si guarda solo a lui mentre invece siamo un gruppo unito formato per esempio da Dragowski, Duncan, Terracciano, Venuti ecc. Vorrei precisare che l'anno scorso quando Cesare Prandelli ha preso la squadra, tutti credevamo in Dusan e volevamo dargli continuità, il merito è della società che ha creduto nel suo lavoro e nel suo cammino.
Gli intoppi per lo stadio? Stiamo per finire il Viola Park, un investimento unico in Italia ed Europa, ci avessero fatto fare il restauro del Franchi oggi potevano mancare solo pochi mesi alla sua realizzazione. A Firenze è difficile fare qualcosa, sul Viola Park intanto abbiamo portato a casa il risultato. Commisso si disinnamorerà per colpa della burocrazia? No, con tutti i proprietari americani abbiamo contatti continuamente, non ci si aspettava tutti questi blocchi ma dobbiamo continuare a lavorare perché il calcio italiano ha bisogno di infrastrutture necessarie per praticare ogni sport. Le voci sul fondo PIF? Smentisco, è stata una notizia buttata fuori senza una prova, senza chiamarci e verificare, creando destabilizzazione nell'ambiente pochi giorni prima di una partita importante come quella con il Milan. Siamo uniti e forti, abbiamo superato anche questo ostacolo, peccato leggere che dopo più di due anni di investimenti c'è qualcuno che voleva buttarci fuori. Ci difendiamo ed è quello che vogliamo fare perché siamo innamorati della tifoseria e di Firenze".
© RIPRODUZIONE RISERVATA