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ACF e il gioco d’anticipo a gennaio: i due precedenti e l’occasione per il 2022

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L'affare Ikoné ed il lavoro sul vice Vlahovic permetteranno alla Fiorentina di godersi un bel po' di vantaggi a gennaio

Alessio Crociani

Un bel colpo già piazzato, un altro work in progress. Senza sottovalutare niente, perché l'arrivo di una prima punta dal mercato resta essenziale, ma il gioco d'anticipo portato avanti dalla Fiorentina in vista di gennaio permetterà a squadra e società di beneficiare di non pochi vantaggi. A partire dall'ambientamento dei nuovi, sperando che a Ikoné possa presto aggiungersi un vice Vlahovic all'altezza, e proseguendo con la possibilità di concentrarsi anima e corpo sul campo e sulle cessioni (Kokorin, Amrabat e Benassi su tutti). Senza dimenticarsi di eventuali operazioni di contorno, qualora si presentasse l'occasione giusta. C'è però un altro aspetto fino ad ora passato un po' in sordina ma ridondante dall'inizio dell'era Commisso ed il ritorno di Pradè in dirigenza: il lavoro in prospettiva.

Il primo inverno fu il turno di Amrabat, acquistato un po' a sorpresa a fine mercato e lasciato in prestito al Verona fino al termine della stagione, il secondo quello di Maleh (pure per lui prestito di sei mesi, a Venezia, prima di indossare la maglia viola). Due operazioni di lungo respiro portate a termine mentre la nuova Fiorentina di Commisso si trovava stretta fra numeri burrascosi e un fisiologico assestamento societario. Oggi, con la classifica che sorride, un ambiente tornato finalmente sereno e soprattutto un 50% di mercato impellente e necessario già portato al termine, lavorare in vista della prossima estate diventa più semplice. Una bella occasione per tracciare in anticipo le linee guida della prossima stagione, quella del consolidamento e, perché no, dell'ulteriore passo in avanti in classifica. Il lavoro di certo non mancherà: si va dalla complicata sostituzione di Vlahovic a quelle (probabili) di Milenkovic, Odriozola e forse anche di Dragowski. Priorità al presente, almeno fino a quando tutte le necessità non saranno trasformate in forze fresche a disposizione di Italiano, ma pensare al futuro si può.

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