A tutto Igor: “A sedici anni volevo chiudere col calcio. Malcuit? Il più matto”

Igor Julio è stato protagonista di un Q&A sui canali ufficiali della Fiorentina. Il difensore ha parlato della sua avventura in Viola svelando anche alcuni retroscena:

"Ho recuperato bene dell'infortunio e ho lavorato tanto per tornare il prima possibile. Il mister lo ha compreso e mi ha fatto giocare. Stare fuori non è stato semplice ed è stato il momento più difficile della mia carriera. In quei momenti serve essere forti con la testa. Il calcio? Il mio sogno fin da bambino. A sedici anni volevo smettere di giocare perché il mio allenatore mi spostò in difesa da centrocampo. Ho telefonato a mio papà per dirgli che volevo smettere ma in seguito mi sono abituato. La patente? Faccio l'esame la settimana prossima. Vediamo, non è semplice. Atteggiamento contro la Juve? Quando scendo in campo do il massimo per me e per la squadra, lo stesso fanno i miei compagni. Per me è stata una grande fortuna giocare contro i bianconeri."

Le prossimi cinque gare? Dobbiamo salvarci prima possibile, non ci sono partite semplici in Serie A. Chi tifo in Brasile? Cruzeiro. Assenza dei tifosi? A Firenze ho giocato soltanto una volta con i tifosi, è tutto diverso, i tifosi Viola cambiano la partita, ci mancano tanto. Idolo come difensore? Ad oggi Sergio Ramos, da piccolo mi piaceva Lucio. Semplici al Cagliari? Sono contento per lui ma dobbiamo vincere contro di loro. Con chi ho legato di più nello spogliatoio?  Pulgar, Kouame, Ribery e Eysseric. Il più matto fra i miei compagni? Malcuit, ha una personalità diversa rispetto agli altri. Piatto italiano preferito? La bistecca alla Fiorentina mi piace molto, però il cibo della mia terra mi manca molto. Chi vincerà la Champions League? Io spero il City, mi piace molto come giocano. Mister Iachini? Mi aiuta tanto, ero arrabbiato quando non giocavo con lui all'inizio. Da lui posso apprendere tanto. "