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Villamarìn, è tempo di ristrutturazione. Progetto simile al Franchi? Il paragone

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Villamrìn e Franchi: due ristrutturazioni. Progetti diversi, ma destini incrociati
Redazione VN

Il Real Betis saluta il Benito Villamarín? Sì, ma non subito. Il club, infatti, ha da poco dato il via alla campagna abbonamenti per la prossima stagione (2025-2026) non nel Villamarìn ,ma nell'impianto La Cartuja, sempre a Siviglia. Il Villamarìn, stadio con il quale la Fiorentina ha un particolare legame storico, chiuderà i battenti per due stagioni a causa di lavori di ristrutturazione. La sfida contro la Fiorentina è stata, dunque, oltre che la prima semifinale europea della storia del club bianco-verde, anche l'ultima sfida internazionale nel proprio stadio (almeno per le prossime due stagione).

Il progetto sarà in stile Franchi (tra molte virgolette): il costo si aggirerà tra gli 80 e i 100 milioni di euro. Le tribune dello stadio saranno totalmente coperte e verranno costruite nuove zone hospitality. L'obiettivo è quello di rendere il Villamarìn un impianto in grado di ospite altri grandi eventi, come, ad esempio, concerti internazionali. L'inaugurazione è prevista per la stagione 2027-2028.


La Fiorentina, d'altro canto, ha scelto (non per sua diretta volontà) di mantenere costante la sua presenza al Franchi nonostante i lavori di ristrutturazione, partiti nel finale della scorsa stagione, approssimativamente all'inizio della scorsa estate. Il progetto è leggermente diverso: l'obiettivo è chiudere la pratica per la stagione 2026-2027. Sui costi, qui parliamo di almeno 200 milioni complessivi.

Curiosità finale: La Cartuja (70 mila posti) non è di proprietà del Real Betis, ma il club, ne condivide, insieme al Siviglia, una piccola quota del 3%.