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Primavera, pagelle VN: Lucchesi un muro, in tanti sottotono

Lucchesi
La Primavera perde la finale scudetto al 122': i nostri voti

MARTINELLI 5,5: nel primo tempo più che gli avversari, lo impensieriscono i compagni di squadra. Prima rischia di concedere una punizione a due in area su retropassaggio di Harder, poi Krastev gli complica la vita con un tocco impreciso che lo induce all'errore e quindi lo costringe a fare gli straordinari per evitare il gollonzo di Burnete. Attento quando il Lecce inquadra lo specchio. Sul gol decisivo resta a metà strada e non riesce a opporsi.

COMUZZO 6: agisce da terzino destro bloccato per limitare il raggio d'azione di Salomaa, spigoloso in marcatura e puntuale nell'anticipo, offre una prova solida. [dal 123' FAVASULI sv]


LUCCHESI 7: è dentro la partita fin da subito e lo dimostra con la decisiva chiusura su Berisha pronto a colpire a rete. Poi si divide con Krastev la marcatura del temuto Burnete, concedendo pochissimo al capocannoniere del campionato. Nella ripresa ferma tre volte Corfitzen pronto a fare danni in area. Ultimo baluardo.

KRASTEV 6: soffre più di Lucchesi la fisicità di Burnete, ma alla fine tiene botta. Rischia di combinare un patatrac con un retropassaggio impreciso che per poco non porta alla rete salentina. Poi si rimette in bolla e offre una prova discreta.

KAYODE 5,5: dalle sue parti c'è Corfitzen e allora deve limitare le scorribande offensive per non concedere spazi all'avversario. Sembra, però, giocare con una marcia in meno rispetto al solito.

BERTI 5,5: agisce da trequartista alle spalle di Nardi, ma fatica a trovare le zolle giuste per far male alla difesa avversaria. [dal 115' SENE sv]

AMATUCCI 6: complice una marcatura a uomo di Berisha ha un raggio d'azione limitato, ma riesce comunque a tagliare e cucire il gioco viola, però con meno brillantezza e lucidità.

HARDER 6: McJannet lo segue ovunque e lo costringe a sbavature altrimenti evitabili. Comunque resiste, giocando dal 28' con un'ammonizione pericolosa. [dal 123' PADILLA MENDOZA sv]

NARDI 5,5: l'esperimento a gara in corso contro il Torino stasera viene proposto dall'inizio, ma non ha fisicità né movimenti per essere adattabile  da finto centravanti e infatti viene annullato da Hasic. [dal 62' TOCI 5,5,: entra per dare fisicità all'attacco viola, ma la recente inattività causa infortunio si fa sentire e non riesce a essere l'Eljon di sempre]

CAPASSO 5,5: non tocca molti palloni e, quando è in possesso, non riesce a accendersi come potrebbe.

DISTEFANO 5,5: ci prova, ma senza essere pericoloso. Dopo i fuochi d'artificio contro la Roma e la prova di sacrificio con il Torino, forse accusa anche un po' di stanchezza che lo rende meno brillante e meno nel vivo del gioco. [dal 123' CAPRINI sv]

AQUILANI 6: sorprende nelle scelte iniziali con Nardi finto centravanti e Comuzzo terzino destro bloccato. Propone una squadra meno ariosa e più compatta, con l'intento di limitare al minimo i rischi. Ci riesce, perché il Lecce non si rende pericoloso, ma lo stesso (non) fa la Fiorentina. Sceglie di non effettuare sostituzioni per quasi tutta la partita, a eccezione di Toci nella ripresa, aspetto che porta la squadra a essere progressivamente meno performante. La condanna arriva su calcio piazzato, uno dei punti deboli. La sentenza più crudele, che chiude nella maniera più ingiusta un ciclo vincente.

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