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La Primavera vince, il settore giovanile convince: Natale in zona playoff per tutti

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Dagli Under 15 campioni d'inverno agli ottimi risultati delle altre squadre nazionali

Stefano Fantoni

Quando si parla di settore giovanile, spesso ci si ferma a analizzare i risultati e molto spesso si segue solo la Primavera, che ha archiviato il 2021 con due trofei, la terza Coppa Italia di fila e la Supercoppa [LEGGI]. La squadra di Alberto Aquilani, che ha chiuso in anticipo l'anno causa focolaio covid, è scivolata fuori dalla zona playoff a causa delle due partite rinviate, ma ha tutte le carte in regola per conquistarsi un posto nella lotta scudetto [LEGGI RISULTATI E CLASSIFICA]. Un gruppo nel quale finora si stanno distinguendo il portiere Andonov, il terzino sinistro Kayode, il difensore centrale Lucchesi, il fantasista Distefano e il centravanti Toci. Quanto ai fuoriquota, Agostinelli, Bianco, Corradini e Frison stanno confermando la loro centralità tecnica, tattica e caratteriale nel progetto gigliato.

Ampliando il raggio di analisi alle altre squadre nazionali, emerge come complessivamente la Fiorentina sia una delle migliori società del panorama italiano per risultati ottenuti in questa prima metà di campionato. Gli Under 15 di Nicola Magera sono campioni d'inverno e ancora imbattuti [LEGGI RISULTATI E CLASSIFICA]. Un gruppo che può contare su uno zoccolo duro (il portiere Vannucchi, i difensori Biagioni e Sturli, i centrocampisti Evangelista e Pisani) e su nuovi acquisti che stanno facendo la differenza (il centrocampista Bonanno e il centravanti Maiorana, capocannoniere con 11 reti). Decisamente positivo anche il percorso degli Under 16 di Marco Capparella, secondi alle spalle di un Bologna che corre da solo in vetta a punteggio pieno [LEGGI RISULTATI E CLASSIFICA]. Nella formazione gigliata fin qui si stanno distinguendo il portiere Martinelli, il difensore Sadotti, il centrocampista Fiorini, gli attaccanti Fortini, Rubino, Pellicanò e Puzzoli.

Terzo posto invece per gli Under 17 di Daniele Galloppa, coinvolti in una lotta serratissima per le posizioni di vertice [LEGGI RISULTATI E CLASSIFICA]. Un gruppo omogeneo nel quale spiccano l'attaccante Presta, capocannoniere della squadra con 9 reti, i difensori Baroncelli, Elia e Romani (che ha già esordito in Primavera), il mediano Saltalamacchia, i centrocampisti Mignani e Comuzzo, gli esterni Dama e Padilla. Sono quarti invece gli Under 18 di Christian Papalato, compresi in un gruppetto di squadre che provano a tenere il passo della capolista Spal [LEGGI RISULTATI E CLASSIFICA]. Una metà di annata nella quale sta emergendo la vena realizzativa di Senè (13 reti, capocannoniere del campionato), ma anche il talento dei centrocampisti Falconi, Favasuli e Amatucci, tutti già coinvolti in Primavera. Attenzione anche ai difensori Biagetti, Prati e Cellai.

Risultati a parte, quello che è emerge è l'impronta di gioco comune delle cinque squadre nazionali del settore giovanile della Fiorentina. Un'idea spesso esposta anche in passato, ma che raramente si traduceva globalmente all'atto pratico. Aquilani, Papalato, Galloppa, Capparella e Magera hanno trascorsi molto diversi da giocatori prima e da allenatori oggi, ma sono uniti sotto la linea guida dettata dal responsabile del settore giovanile Valentino Angeloni: uniformarsi quanto più possibile ai principi di gioco della prima squadra di Vincenzo Italiano. Un modello non inedito, basti pensare ai casi scuola Ajax e Barcellona, ma che, con il passare delle stagioni, può portare la Fiorentina a crescere giocatori in casa che, una volta pronti per il salto in prima squadra, hanno già assimilato i concetti base che vanno a comporre l'identità calcistica della società. Un progetto molto ambizioso e che necessita di continuità di figure nel corso degli anni. Ma la strada sembra ben tracciata, ora non resta che percorrerla.

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