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Romulo: “Dodò deve adattarsi alla Serie A. Quando Miha cacciò Cerci…”

Romulo: “Dodò deve adattarsi alla Serie A. Quando Miha cacciò Cerci…” - immagine 1
Romulo non dimentica l'esperienza alla Fiorentina e rivela un aneddoto

Redazione VN

L'ex Fiorentina Rômulo Souza Orestes Caldeira, conosciuto semplicemente come Romulo è intervenuto sulle frequenze di Radio Bruno, nel corso del "Pentasport":

Firenze mi ha abbracciato sin dall'inizio, tutto quello che so l'ho imparato a Firenze. Ho fatto due anni bellissimi a Firenze, la tifoseria viola è meravigliosa, tutti mi hanno ricevuto come se fossi a casa mia. Per me la città di Firenze significa tanto. Nel primo anno eravamo un po' in difficoltà con i tre cambi di allenatore. lì era il luogo dove volevo stare, l'Italia per me è sempre stato il massimo e una volta arrivato non volevo più andare via. Poi ho fatto una bella carriera in Italia e forse c'è una possibilità di tornare, vediamo ci stiamo lavorando. Dal 31 dicembre sono libero e vediamo se c'è la possibilità di tornare.

Fiorentina attuale e i brasiliani in rosa

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Serie A? Ho seguito poco la Fiorentina per via del fuso orario, la logistica brasiliana è un disastro per le dimensioni del Brasile. Brasiliani in viola? Non li conosco personalmente. Credo però che sia normale che, abituati al caldo e con uno stile di gioco diverso, abbiano bisogno di adattarsi. I primi mesi non sono facili, poi con il tempo vedrete che si adatteranno. Dodò? Mi ricordo che quando arrivai mi piaceva di più attaccare che difendere, poi capisci che il calcio italiano è diverso e ti adatti. A lui piace stare di più con la palla, piuttosto che difendere e fare le diagonali difensive. Dovrà fare degli sforzi per capire prima possibile come funziona il calcio italiano. La pazienza del mister è determinante per insegnare a lui e agli altri che cosa devono fare.

Ricordi e aneddoti Viola

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Ho dei bei ricordi, specie quando ho fatto la prima da titolare ed era un'amichevole. Mihajlovic che per me è come un padre, mi vedeva come un centrocampista o da esterno d'attacco. Nel pre-campionato in allenamento Cerci ce l'aveva con qualcuno e calciò il pallone fuori dal centro sportivo. Il mister lo cacciò e mi chiamò al suo posto in campo. Il giorno dopo giocavamo col Newcastle, qui mi mise titolare e giocai una partita strepitosa. Tornati in Italia cominciai la stagione in panchina, poi in un altro momento difficile contro il Genoa in casa mi mise nell'undici e vincemmo 1-0. Peccato però che la partita successiva perdemmo a Verona col Chievo e Miha venne cacciato via.

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