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ex viola
Questa sera, negli ottavi di finale di Coppa Italia, si gioca Milan-Cagliari, cioè Pioli contro Ranieri in panchina. A Firenze, i due hanno condiviso un paio di stagioni intense e una cavalcata valsa il ritorno in Serie A nel 1994, dopo la retrocessione dell’annata precedente:
"Quando arrivammo io e Claudio - spiega Angelo Antenucci, storico vice di Ranieri anche in Toscana, a La Gazzetta dello Sport - a Firenze fu rifondazione. Vedere la Fiorentina in Serie B era un sacrilegio e tanti giocatori partirono. Alcuni, come Pioli e Batistuta, rimasero. E arrivarono diversi ragazzi di prospettiva come Toldo. Non dico che la promozione fu scontata, il calcio è imprevedibile, ma nell’ambiente se l’aspettavano tutti. Il difficile fu amalgamare i vecchi e i nuovi, trasmettendo i giusti valori. Stefano? Era molto stimato dai compagni e dalla società. Cercava di fare gruppo in ogni momento, magari appianando eventuali disaccordi tra i calciatori. Da uomo, giocatore e tecnico, in fondo è stato sempre così. Claudio si affidava a Stefano per comandare il reparto difensivo. Era il leader silenzioso della squadra, portava sempre a termine il suo compito senza problemi".
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