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Torna a parlare

Iachini: “A Firenze periodo particolare, vi spiego. Italiano? Bravo e gli voglio bene”

CROTONE, ITALY - MAY 22:  Head coach of Fiorentina Giuseppe Iachini looks on during the Serie A match between FC Crotone at Stadio Comunale Ezio Scida on May 22, 2021 in Crotone, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

L'ex viola torna a parlare a tutto tondo della Fiorentina

Redazione VN

L'ex allenatore della Fiorentina Giuseppe Iachini è intervenuto ai microfoni del Pentasport di Radio Bruno. Di seguito un primo estratto delle sue parole: "Adesso sto bene, lo stress delle ultime settimane di campionato era relativo esclusivamente a quello che si era vissuto in quel periodo della stagione. Non facevo solo l'allenatore, ero anche coinvolto a livello emotivo, peccato di aver vissuto questa esperienza a Firenze in un periodo così particolare, in cui comunque siamo riusciti a raggiungere buoni risultati, sia nella prima esperienza, quando dal terzultimo posto abbiamo chiuso al decimo, che nella seconda, quando tutti mi dicevano 'ma chi te lo fa fare'. Tornare a vedere le partite con i tifosi allo stadio è una bellissima cosa, io purtroppo ne ho viste molto poche".

"Se sto guardando la Fiorentina in queste settimane? Sì, sì, mi capita, guardo un po' tutto. Sono contento che si sia ripartiti con il giusto entusiasmo, Italiano è un ragazzo a cui voglio bene, quando siamo stati insieme al Chievo abbiamo fatto buone cose. Era già un allenatore in campo, era uno che si informava: intravedevo in lui lo spirito dell'allenatore. Sono affezionato a lui emotivamente. Se sento ancora i dirigenti viola? Sono rimasto in ottimi rapporti con tutti, ogni tanto mi chiamano, ho avuto modo di parlare con Barone, Pradè e anche alcuni ragazzi. Abbiamo vissuto una pagina di storia che ci legherà per sempre: vivere il calcio durante la pandemia è stato qualcosa di molto segnante. Se è vero sono andato in panchina in condizioni di salute precarie? L'ho fatto con il cuore come ho sempre fatto le cose, Firenze mi ha ricordato con tanto affetto e per me quello era un atto dovuto, non mi piace pubblicizzarlo".

 GERMOGLI PH: 19 LUGLIO 2021
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