L'ex allenatore della Fiorentina Giuseppe Iachini è intervenuto ai microfoni del Pentasport di Radio Bruno. Di seguito un primo estratto delle sue parole: "Adesso sto bene, lo stress delle ultime settimane di campionato era relativo esclusivamente a quello che si era vissuto in quel periodo della stagione. Non facevo solo l'allenatore, ero anche coinvolto a livello emotivo, peccato di aver vissuto questa esperienza a Firenze in un periodo così particolare, in cui comunque siamo riusciti a raggiungere buoni risultati, sia nella prima esperienza, quando dal terzultimo posto abbiamo chiuso al decimo, che nella seconda, quando tutti mi dicevano 'ma chi te lo fa fare'. Tornare a vedere le partite con i tifosi allo stadio è una bellissima cosa, io purtroppo ne ho viste molto poche".
Torna a parlare
Iachini: “A Firenze periodo particolare, vi spiego. Italiano? Bravo e gli voglio bene”
L'ex viola torna a parlare a tutto tondo della Fiorentina
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"Se sto guardando la Fiorentina in queste settimane? Sì, sì, mi capita, guardo un po' tutto. Sono contento che si sia ripartiti con il giusto entusiasmo, Italiano è un ragazzo a cui voglio bene, quando siamo stati insieme al Chievo abbiamo fatto buone cose. Era già un allenatore in campo, era uno che si informava: intravedevo in lui lo spirito dell'allenatore. Sono affezionato a lui emotivamente. Se sento ancora i dirigenti viola? Sono rimasto in ottimi rapporti con tutti, ogni tanto mi chiamano, ho avuto modo di parlare con Barone, Pradè e anche alcuni ragazzi. Abbiamo vissuto una pagina di storia che ci legherà per sempre: vivere il calcio durante la pandemia è stato qualcosa di molto segnante. Se è vero sono andato in panchina in condizioni di salute precarie? L'ho fatto con il cuore come ho sempre fatto le cose, Firenze mi ha ricordato con tanto affetto e per me quello era un atto dovuto, non mi piace pubblicizzarlo".
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