Facciamo chiarezza
—E’ chiaro che la sicurezza deve essere un valore, ma due campi di un centro sportivo dove si giocheranno solo amichevoli per la prima squadra e quasi interamente riservato ai campionati dei ragazzi, possono essere equiparati a stadi da cinquantamila spettatori e più? Le stesse regole? Rispondiamo a certe domande, non per favorire la Fiorentina che non vuole favori, ma soltanto per chiarezza. Diciamo se è logico bloccare da due mesi l’agibilità di una struttura costata 120 milioni di euro per una serie di cose marginali o per interpretazioni letterali e fiscali, restrittive, di regole vecchie e superate dal tempo, dalle consuetudini, ma anche dalle abitudini degli spettatori che ormai sono pronti agli stadi senza barriere.
Siamo dentro un assurdo burocratico condito da intransigenza, scarso feeling, che forse ha anche come sfondo una guerra neanche troppo sotterranea fra il sindaco Casini di Bagno a Ripoli passato a Italia Viva e quello della Città Metropolitana Nardella del Pd, il tutto a pochi mesi dalle elezioni. Te ne accorgi subito se la lenta macchina burocratica è comunque oliata o viene in qualche modo ulteriormente rallentata. E Rocco se n’è accorto. E ti accorgi subito che in fondo non tutta Firenze, soprattutto quella che conta e preferisce la stagnazione, è contenta per quel che ha fatto Commisso. S’è accorto anche di questo. Qualcuno avrebbe preferito vedere ancora pecore e punk abbestia invece del Viola Park e c’è chi comincia anche a dirlo. Per non parlare poi, passando all’economia, di moltissime aziende fiorentine e del territorio alle quali la Fiorentina ha preferito rivolgersi nel settore della ristorazione e prodotti agro-alimentari di nicchia, privilegiandole rispetto alle multinazionali, che adesso soffrono per investimenti fatti che non hanno ancora ritorno. Nel Viola Park ci sono ristoranti, uno da 400 coperti, e bar di grande livello che aspettano solo il via libera.
Solo un po' di pazienza
—Comunque adesso dovremmo essere agli sgoccioli. La commissione si riunirà il 14, una previsione di massima colloca l’inaugurazione entro la prima decade di ottobre. Se non insorgeranno nuovi ostacoli. Non ho toccato il tasto parcheggi. Nardella ieri ha annunciato l’inizio dei lavori per il tratto della tranvia che dovrebbe arrivare proprio al parcheggio del Centro Sportivo Viola. Non ha detto quanti anni ci vorranno, c’è da costruire anche un ponte sull’Arno, ma con il proverbiale inutile ottimismo, a parole, il sindaco fa sembrare tutto facile. Quasi già fatto. Tutto il mondo di Nardella è una promessa fragile. Parlare e apparire sorridendo. Concretamente però, non si potrebbero cominciare i lavori proprio dal parcheggio al servizio di una struttura che c’è già? Per andare incontro ai tifosi e alla Fiorentina, per evitare il caos attuale?
Ma di questo non si parla…
Verso l'Atalanta
—Intanto la squadra tornerà ad allenarsi domani, i nazionali stanno tornando gradatamente, giovedì per ultimi gli argentini. Contro l’Atalanta mi aspetto una crescita fisica collettiva e vorrei cominciare a rivedere gente come Dodò e scoprirne altre come Nzola. Ritrovare Ikonè sarebbe importante. Ma ne parleremo alla mezzanotte di mercoledì.
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